
Sport e cultura, un connubio che a Pesaro pare funzionare, e anche bene. E non è la prima volta. Infatti in città durante questi giorni di festa si sta registrando la presenza di 160 squadre provenienti da tutta Italia, con 1.700 giovani atleti che stanno partecipano alla 22esima edizione del "Ciao Rudy". Inevitabile pensare all’indotto, anche in termini economici, che questi eventi portano alla città.
Con i ragazzi infatti ci sono anche tantissime famiglie che hanno deciso di godersi qualche giorno di svago e spensieratezza tra le bellezze dei musei pesaresi. Come nel caso della signora Tito, venuta direttamente da Potenza e incontrata mentre percorreva le gradinate dei Musei Civici in centro: "Ho lasciato soli per qualche ora mia figlia e mio marito che stanno partecipano al torneo di basket rispettivamente come atleta e allenatore. Io, invece, sono appena uscita dalla Sonosfera - racconta Tito -, e devo dire che è stata un’esperienza veramente bellissima. Sicuramente nei prossimi giorni visiterò anche Casa Rossini e il Museo della Bicicletta, visto che sono tutti vicini".
Sempre all’esterno dei Musei Civici era in visita anche una squadra di giovani cestisti originari di Arese, anche loro in città per partecipare al "Ciao Rudy". Il tempo per entrare all’interno dei musei non lo avevano ma si sono comunque organizzati: "Questa mattina abbiamo diviso i ragazzi in 3 squadre e ad ognuna abbiamo dato un compito: imparare qualcosa di interessante sui musei principali della città informandosi tramite alcuni siti online, per poi spiegare ai restanti compagni di squadra le cose che avevano imparato - raccontano i due allenatori Stefano Carpanini e Massimo Vigliaturo -. Un modo per far conoscere a loro qualcosa in più della città, pur essendo poco il tempo per visitarla". Iniziativa che pare essere piaciuta ai giovanissimi atleti, anche se in mente avevano tutti un unico obiettivo: il match contro Cologno Monzese che avrebbero disputato alle 18. "La città ci piace e oggi pomeriggio (ndr, ieri pomeriggio) vorremmo visitare il Parco San Bartolo - dicono alcuni cestisti di Arese -, ma rimaniamo concentrati sulla gara di oggi".
Sempre in visita in città grazie al torneo di basket anche le bolognesi Chiara Bellavia e Raffaella Trocchi, che seguono la pallacanestro San Pietro Terme 2010, e incontrate nella Corte di Palazzo Mosca intente a scattarsi qualche selfie davanti alla libreria scenografica: "La città è un gioiellino e per me non è la prima volta in visita a Pesaro - dice Trocchi -. Ora ci dirigiamo verso Casa Rossini, siamo curiose di vedere la dimora del compositore".
Non solo turisti nei musei della città, ma anche pesaresi che spesso per via del poco tempo non sono riusciti ancora a visitare tutte le bellezze della zona. È il caso delle tre famiglie Ferri, Ortolani, Lucchetti in visita alla Sonosfera: "Esperienza bellissima soprattutto da fare con i bambini. Sentire i suoni di una natura che domani potrebbe non esistere più ci mette una certa ansia, ma è giusto - dicono i tre papà - far capire ai giovanissimi la grave situazione ambientale che li vedrà in futuro protagonisti".
Tra oggi e domani sono previste centinaia di turisti, principalmente famiglie che tra una partita di basket e l’altra andranno in visita nei diversi musei della città. Tra i siti più apprezzati e che riscuotono maggior successo: La Sonosfera di David Monacchi, che permette una coinvolgente esperienza immersa in una natura ostacolata da drastici mutamenti del clima e degli habitat naturali a livello globale, e Casa Rossini che risulta particolarmente apprezzata dal pubblico straniero amante del Rof, come il gruppo dei 30 giapponesi che venerdì era in visita in via Rossini e ha potuto ammirare il fascino della casa del Genio pesarese.
Giorgia Monticelli