Il ministro Lollobrigida chiude il Brodetto Fest a Fano: “Pescatori, siete esempio del buon vivere”

L’esponente del governo ha chiuso il Brodetto Fest e affrontato i nodi della marineria. In mattinata i festeggiamenti per i 60 anni di Cooperlat. Con lui Carloni, profeta in patria

Il ministro Lollobrigida con l’onorevole Mirco Carloni alle prese con il brodetto extra-large

Il ministro Lollobrigida con l’onorevole Mirco Carloni alle prese con il brodetto extra-large

Pesaro Urbino, 5 giugno 2023 – Quattro gatti e tre microfoni per Giorgia Meloni. Qualche anno fa. Una conferenza, in mezzo alla strada, davanti al bar del Porto di Fano. Dietro una flotta peschereccia più numerosa di quella di oggi. Non cambia lo sfondo per il cognato della Meloni, il ministro Francesco Lollobrigida, ma cambiano i tempi. Perché il corteo lungo un centinaio di metri che ha accompagnato il responsabile del dicastero dell’Agricoltura è passato per il Lido, in mezzo a centinaia di persone sedute ai tavoli a mangiare il brodetto tra fotografi, telecamere e cellulari per i selfie. Accanto a Lollobrigida, Mirco Carloni, profeta in patria, il suo braccio destro perché è presidente della commissione agricoltura alla camera dei deputati; quindi Francesco Acquaroli presidente della Regione ed il sindaco della città Massimo Seri.

Cambio dei tempi, cambio del potere e si passa, da quattro gatti e tre microfoni, a un imponente schieramento di forze dell’ordine, quindi tutte le massime autorità con in testa il Prefetto, poi tutti i vari ed eventuali compresi ‘questuanti e camerieri’. Una giornata piena, quella del ministro Lollobrigida perché prima di vedere il mare, il porto e il lido, è stato al Tag Hotel dove la cooperativa Tre Valli Coperlat festeggiava i 60 anni della fondazione. Questa grande impresa che ha sede a Jesi (240 milioni di fatturato) ha fra l’altro un grande stabilimento per i formaggi a Montemaggiore. Alla guida Piero Cimarelli, commercialista pesarese.

Terminati i festeggiamenti al Tag Hotel, tutto il corteo si è spostato nella zona mare della città dove è in corso il Festival del Brodetto organizzato dalla Confesercenti. Una manifestazione ever green "perché l’altra sera c’era gente in fila da un’ora in attesa dell’apertura degli stand. Una folla, tanto che hanno finito il pesce", dicono i vertici di Confesercenti. Un afflusso di persone "che non arriva solamente dalla provincia, perché in città c’erano anche pullman, molti camper e tante persone che hanno raggiunto Fano in auto". Un omaggio, quello del ministro, a questa manifestazione "che il prossimo anno promuoveremo maggiormente anche a livello internazionale come esempio del buon vivere e del buon cibo", ha detto Lollobrigida.

Viva il brodetto, ma in prima fila c’erano anche tutti i rappresentanti delle marinerie della regione perché l’Unione Europea vuole ‘rottamare’ la pesca a strascico. Un Lollobrigida, con Carloni in linea, che su questo fronte non concede spazi "perché è nostro dovere difendere questa filiera, la gente che ci lavora, tutto l’indotto; non vogliamo essere penalizzati magari a favore degli interessi di altri Paesi dell’Unione Europea e non solo". Un Lollobrigida che ha tirato fuori anche i ricordi di gioventù quando con la famiglia "andavo in vacanza a San Benedetto e tante erano le barche ormaggiato al porto che non si riuscivano a contare. Oggi non è più così non solo a San Benenedetto, ma anche a Civitanova, Ancona e così anche a Fano". Un discorso a muso duro, così come quello di Carloni, che ha riscosso il consenso dei pescatori presenti. Poi tutti con la ‘bavarola’ legata al collo a mangiare il brodetto in mezzo alla gente. Il corteo quindi si è spostato al bar "Bon bon", dove si è parlato di agricoltura con Tommaso Di Sante della Coldiretti e quindi di un’altra grande cooperativa marchigiana, "Bovinmarche".

Mancava qualche politico? No. Ma i più divertiti erano i rappresentanti fanesi di Fratelli d’Italia che ridevano guardando i personaggi che si sbracciavano per cercare di avere un posto al sole. Tempi che cambiano dopo i quattro gatti e i tre microfoni della Meloni e il tutto all’interno di una giornata che porta la firma di Mirco Carloni, davvero profeta in patria, ieri più che mai.