L’omaggio del cuore a Rossini?. Quello di un barbiere e un pittore

Di fronte al Palazzetto in viale dei Partigiani campeggia la riproduzione di un’opera di Fiorucci che ritrae Coralloni.

L’omaggio del cuore a Rossini?. Quello di un barbiere e un pittore

A lato, Giovanni Coralloni, figlio dello storico barbiere Giorgio, di fronte alla gigantografia che riproduce il padre ritratto da Franco Fiorucci

Un maestro del rasoio e un maestro del pentagramma, ritratti insieme da un maestro dell’acquerello ed esposti in una gigantografia per omaggiare il Rossini opera festival, proprio di fronte al luogo in cui la rassegna di lirica si sta svolgendo. Parliamo di Giorgio Coralloni, storico barbiere di Pesaro, che ha insegnato a tagliare i capelli a mezza città tra la seconda metà del ‘900 e i primi anni 2000, dipinto nell’atto di acconciare il compositore Gioachino Rossini, vissuto nel secolo precedente, con un richiamo ideale anche al suo lavoro più celebre, Il Barbiere di Siviglia. A eseguire l’opera fu il pittore Franco Fiorucci, nato a Urbino e morto nel 2023 a Pesaro. "Fiorucci aveva tratto ispirazione da una foto di mio padre e aveva poi composto questo acquerello per la copertina del libro Il barbiere di Pesaro, pubblicato nel 2017 e promosso dalla Bcc Gradara, in cui Stefano Giampaoli raccontava la storia di 80 barbieri locali – spiega il figlio di Coralloni, Giovanni, che ne porta avanti l’attività, oggi trasferitasi in viale dei Partigiani –. Per omaggiare il Rof, che si svolge qui davanti, all’Auditorium Scavolini, ho commissionato a Studio 83 una gigantografia del dipinto e l’ho esposta fuori dal mio negozio durante i giorni del festival. Qui, mio padre trasferì la propria attività, inizialmente aperta negli anni ’80 in piazzale Collenuccio, e acconciò anche clienti molto noti, come l’ex cancelliere tedesco Gerhard Schroder (cittadino onorario di Pesaro, ndr). La gigantografia, oltre che una maniera per omaggiare i tre maestri, è anche un modo per promuovere l’anno di Pesaro capitale italiana della cultura: ho visto che tante attività hanno esposto oggetti richiamanti Rossini ed è giusto farlo. Tutta la città si deve investire di questo onore".

Nicola Petricca