Londei, "Urbino sia capoluogo di provincia l’obiettivo non è stato ancora raggiunto"

L’ex sindaco per tre mandati ripercorre la storia della città feltresca col riconoscimento dello status pari a Pesaro.

Londei, "Urbino sia capoluogo di provincia l’obiettivo non è stato ancora raggiunto"

Londei, "Urbino sia capoluogo di provincia l’obiettivo non è stato ancora raggiunto"

"A Urbino bisogna concludere la legislatura col riconoscimento di città capoluogo di provincia". A dirlo è Giorgio Londei (foto) capogruppo del movimento Urbino e il Montefeltro.

Londei questo argomento lo ha affrontato più volte, già da quando era prima cittadino tra gli anni ’80 e ’ 90 per tre mandati, anche se un’ufficialità chiara non sarebbe mai arrivata dallo Stato. Però nel nuovo piano di aumento degli stipendi ai sindaci, e in particolare a quelli delle città capoluogo di provincia, c’è anche Urbino.

Cos’è che non torna?

"Se lo Stato paga il sindaco della città ducale come quello di Pesaro, che è capoluogo di provincia, la nostra città deve avere le stesse funzioni. Altrimenti perché questa indennità?".

Solo l’ultimo tassello di una storia lunga. Molto lunga.

"Sì, tutto iniziò il 22 dicembre del 1860 quando l’allora ministro degli interni Minghetti, a nome del Governo, firmò un decreto controfirmato dal luogotenente del Re, dicendo che Urbino è capoluogo di provincia. Una norma che il Parlamento italiano non ha mai cambiato".

E poi?

"Nel 1990 il Ministero di Grazia e Giustizia voleva chiudere il nostro tribunale. Io ero sindaco, lo ricordo molto bene".

Come si mobilitò?

"Incontrai il ministro e mi disse che se Urbino fosse stato capoluogo di provincia si poteva salvare il tribunale, ma loro erano in dubbio che lo fosse. Parlai con il presidente della Provincia di allora Vito Rosaspina chiedendogli di fare delle sedute del Consiglio in città. E si fecero. Sulla base di quella delibera, mandata al Ministero, venne sventata la chiusura".

Arriviamo agli anni ’90

"Nel 1994 ero al Senato e feci un’interrogazione chiedendo sulla base delle intenzioni del presidente della Provincia Umberto Bernardini. Ovvero cambiare le targhe da Ps a Pu, il Ministero non rispose ma il ministro sì e avallò".

Arriviamo ai giorni nostri.

"Nel 2013 sappiamo come è andata. Ma recentemente Urbino ha fatto domanda per i fondi del Pnrr come capoluogo di provincia ottenendo tanti milioni di euro, come con il decreto periferie. Il sindaco e la Giunta in Consiglio comunale chiesero di adeguare l’indennità in base agli abitanti, consigliai di non farlo perché andava riconosciuto lo status di capoluogo di provincia. Anche i ministri Lamorgese e Franco specificarono questo. Ma la battaglia deve essere ancora vinta".

Francesco Pierucci