L’opposizione lancia la sfida a Gambini

Il centrosinistra chiama a raccolta Verdi, Italia Viva, M5S, Europa + e altri per un raggruppamento che vinca le elezioni 2024

L’opposizione lancia la sfida a Gambini

L’opposizione lancia la sfida a Gambini

Sei partiti o gruppi o movimenti che si ritrovano per correre insieme alle elezioni amministrative. Vanno dal centro sinistra al Movimento Cinque Stelle. Avranno un programma comune ma non c’è ancora il nome di chi li guiderà.

Giorgio Ubaldi, segretario del Pd ducale spiega: "Questo progetto unisce dei gruppi politici ma siamo pronti per accoglierne altri. L’idea è questa: squadra, programma e capo squadra. Al tavolo, dunque, ci sono ex Articolo 1, Sinistra per Urbino, Europa + Verdi, Italia Viva, Movimento 5 Stelle e Pd. Azione ha fatto parte per un po’ del tavolo e ci farà sapere. Il nome del candidato a sindaco sarà scelto da tutte le forze, non è una utopia farlo anche se si è abituati ad un uomo solo al comando. Il nostro progetto vuole coinvolgere i cittadini ecco perché è aperto a tutti. Bisogna dare una svolta a Urbino, come dimostra anche l’ultimo studio Cna, mancano progetti per il futuro".

Anche i Verdi sono parte del progetto come spiega Gianluca Carrabs: "Evento di portata storica quella di oggi, dopo 10 anni il centro sinistra si presenta unito con un accordo programmatico ben definito. Non un uomo solo al comando ma una squadra compatta per arrestare il declino e fermare l’incapacità del sindaco Gambini che perde durante il suo mandato 2 mila residenti, il 50% del valore immobiliare delle case di Urbino, commercianti e artigiani a go go, proponendo solo asfalto e la discarica a Riceci senza nessuna strategia di rilancio della città. Basta con Gambini che siede da più di 30 ann in Consiglio comunale. Ci vuole ricambio generazionale e un nuovo modello di sviluppo economico". Stefano Azzarà, di Sinistra per Urbino afferma che "il declino della città è un dato di fatto. La Giunta attuale ha fatto un disastro e queste saranno elezioni decisive per salvare la città, iniziando ad investire sui giovani". Italia Viva è stata rappresentata da Giovanni Alvarez che dice: "Abbiamo visto una città sempre meno europea e a misura delle nuove generazioni. Il contributo che vogliamo portare è quello di un’anima più riformista e moderata". "Bisogna cercare sinergie con territorio e mantenere i cittadini per continuare ad avere i presidi essenziali", ha aggiunto Giacomo Carboni Bacardi del Movimento 5 Stelle. "Parlare di identità e cittadinanza è fondamentale. Serve cultura e un progetto per il territorio e non solo", ha concluso Vitaliano Angelini, ex Articolo 1.

Francesco Pierucci