Pesaro 'spenta' delude i turisti: "Ma senza le luci non è Natale"

Il disappunto di una comitiva di 30 persone di Rieti che ha visitato i vari centri della provincia: "L’allestimento qui a Pesaro è scarno, l’atmosfera deve coinvolgere tutti e la tristezza non aiuta nessuno"

La comitiva di Rieti mentre pranzava ieri in un ristorante della città

La comitiva di Rieti mentre pranzava ieri in un ristorante della città

Pesaro, 11 dicembre 2022 - Pesaro “spenta“ resta poco nel cuore dei visitatori. "Senza luci la magia del Natale non si sente". Lo dicono i turisti che ieri hanno fatto tappa in centro storico per il ponte dell’Immacolata – richiamati dal concerto di Salmo venerdì sera al Palavitri Arena o dal pomeriggio di ieri a Candele a Candelara – e ai quali abbiamo spiegato l’equazione etica fatta dall’amministrazione comunale per cui, in tempi di crisi, la vicinanza alle famiglie passa attraverso la moderazione negli addobbi natalizi e nelle luminarie ridotte all’osso.

«Penso che della bellezza ne usufruisca anche chi ha poca disponibilità economica – osserva Stefano, rietino, a Pesaro con altri 30 concittadini, per un tour organizzato dall’agenzia Salaria tra Gradara, Mombaroccio, Pesaro, Candelara e Urbino –. L’atmosfera coinvolge tutti. Il principio per cui, se metti qualcosa di bello questo provochi disagio a chi è in difficoltà per me non regge. Capisco che ci sono aspetti legati al consumismo, ma fare un Natale più triste non aiuta neanche chi è povero".

E’ d’accordo la signora Paola, anche in comitiva: "La città è bella: ci sono piaciuti i musei civici e i mosaici del Duomo, ma l’allestimento natalizio è, oggettivamente, fin troppo scarno – osserva –. Apprezzo la vicinanza etica e il discorso relativo ad un risparmio per il contribuente, rispettoso dei sacrifici che fanno le famiglie a quadrare i conti. Ma i soldi che il Comune risparmia poi li investirà per azioni benefiche o restano nelle casse dell’amministrazione? Se i soldi risparmiati per l’assenza di luminarie fossero impegnati per fare beneficenza allora capirei meglio la scelta dell’amministrazione".

La comitiva ha promosso Gradara, "bellissima". Hanno espresso invece delusione per i mercatini di Natale a Mombaroccio: "Venerdì 9 novembre tutti gli stand erano chiusi - testimonia Lorenzo, dell’agenzia di viaggio –. Non c’è rimasto che tornare a Rimini per lo shopping, dove soggiorniamo".

Perché a Rimini? "C’è maggiore offerta di strutture recettive a prezzi migliori. In questo momento a Pesaro non si trova un buon compromesso tra qualità e prezzo". Attirati dal concerto di Salmo al Palavitri sono stati invece due turisti, ventenni, provenienti da Roseto degli Abruzzi, Cristiano Di Remigio e Valeria Roscioli. "Atmosfera natalizia? – osserva lui – Il tappeto rosso c’è ma gli addobbi sono pochi:un cuore, una renna gigante luminosa, c’è una viuzza con le scritte illuminate, parole di una canzone. Bello, ma qualche luminaria in più l’avrei messa". E’ d’accordo Roscioli. "Capiamo tutti che c’è un problema di carovita, ma il Natale viene una volta l’anno – dice lei –. Avere aspettative penso sia normale: sia per il turista che vuole evadere dai pensieri quotidiani che per chi vive qua. Destare la meraviglia potrebbe servire a non deprimersi ulteriormente, smorzando la pesantezza dei tempi attuali. Se non altro il Natale, può regalare, con la sua magia, un sogno".