Il killer dei Casalesi sceglie l’avvocatessa Annibali, ma Lucia rinuncia all’incarico

Setola aveva annunciato in udienza i nomi dei suoi nuovi difensori, tra cui figurava quello della donna sfregiata con l’acido

Pesaro, Lucia Annibali (Foto Antic)

Pesaro, Lucia Annibali (Foto Antic)

Urbino, 17 settembre 2014 - Il killer dei Casalesi aveva scelto proprio lei, con tanto di annuncio in videoconferenza dal carcere di Opera a Milano. Ma Lucia Annibali ha scelto di rinunciare all’incarico e non assumere la difesa di Giuseppe Setola.

L’avvocatessa di Urbino, sfregiata con l’acido da due sicari mandati dall’ex findanzato, smentisce quindi l’imputato, che aveva comunicato i nomi dei suoi nuovi legali (l’altro è Angelo Sala) nel corso dell’udienza davanti alla Corte d’Assise del tribunale di Santa Maria Capua Vetere sull’omicidio di Davide Orabona, avvenuto nel 1995.

"Ci arrivò via fax la comunicazione dall'ufficio competente del carcere di Opera - ha detto Coli, il legale della Annibali raggiunto telefonicamente - e due giorni dopo rispondemmo che Lucia Annibali non avrebbe accettato l'incarico, per ragioni legate al suo stato di salute e alle sue necessità personali". Del resto, Lucia Annibali, prima dell'aggressione della quale fu vittima, si occupava di diritto civile e non di penale. Il "no", molto chiaro, è stato ribadito anche oggi, dopo l'intervento in videoconferenza di Setola. Lucia non ha alcuna intenzione al momento di tornare nelle aule del tribunale e sta per affrontare un nuovo intervento chirurgico, in programma la prossima settimana: il dodicesimo dal 16 aprile 2013, quando subì l'aggressione sull'uscio di casa.