Ma a Mombaroccio c’è chi brinda sulle ceneri di Marche Nord

Il sindaco Petrucci elenca in sei punti perché sia un bene l’addio all’azienda ospedaliera

Tra quanti brindano sulle ceneri dell’azienda ospedaliera c’è sicuramente il sindaco di Mombaroccio, Emanuele Petrucci. Che elenca in sei punti i motivi della sua avversione. "Punto primo. L’Azienda ospedaliera “San Salvatore” di Pesaro è stata costituita dalla Regione nel 1995 in mancanza dei requisiti di legge: non c’erano le tre unità operative di alta specialità previste dal Decreto legislativo 50292 e, men che meno, il Dipartimento di emergenza di II livello. Punto secondo. L’Azienda ospedaliera “Marche Nord“ viene istituita dalla Regione nel 2009 con un “miracolo” giuridico per cui, ancora prima di esistere, incorpora San Salvatore e Santa Croce. Per i motivi addetti: se c’era Marche Nord non ci poteva essere il San Salvatore; se c’era ancora il San Salvatore, non ci poteva essere Marche Nord. Tutto ciò ferma restando la mancanza, in entrambi i presidi ospedalieri, dell’alta specialità (non dell’eccellenza) che deve connotare le Aziende ospedaliere “vere”. Punto terzo. Il “San Salvatore”, prima, e “Marche Nord”, poi, si sono caratterizzate per sostanziale mancanza di erogazione di servizi sanitari nella logica dell’ospedaleterritorio. I dipartimenti interaziendali funzionali sono stati istituiti sulla carta e per nulla sono stati funzionanti facendo giustamente imbufalire i sindaci dell’entroterra che ora non piangono la dipartita di Marche Nord".

Prosegue il sindaco: "Punto quarto. La direttrice generale di Marche Nord ha incontestabilmente mancato l’obiettivo della riduzione delle liste di attesa che, al contrario, sono aumentate per cui i cittadiniutenti non si strappano le vesti per la soppressione dell’Azienda. Punto quinto. La Direzione generale di Marche Nord si è molto negativamente caratterizzata per la fuga di validissimi professionisti per ragioni tutte da verificare; significativi comportamenti nei confronti di validissimi professionisti; la situazione del Pronto soccorso tale da indurre un professionista come il dottor Umberto Gnudi (e altri) a trasferirsi in Romagna. Punto sesto. La conferenza dei sindaci non ha esercitato importanti funzioni attribuitegli dalla Legge regionale 132003 con ciò contribuendo ad accrescere l’insoddisfazione degli utenti alle prese con le loro esigenze di servizi sanitari. Alla luce di quanto sopra – conclude Petrucci – non mi unisco al tardivo lamento di chi oggi sembra sorpreso e addolorato dalla decisone della Regione di incorporare Marche Nord nella nascitura Azienda sanitaria territoriale (Ast) di Pesaro ed Urbino".