"Ma i privati in sanità non diventino una regola"

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"L’accusa irrispettosa dei consiglieri di centrodestra pesaresi espressa nei nostri confronti in questi giorni, tacciandoci come ’criticoni che prendono la parola solo per criticare l’operato della giunta regionale’ la rispediamo al mittente vista la memoria corta e la mistificazione degli accadimenti sulla riapertura dei reparti materno-infantili al San Salvatore di Pesaro". I consiglieri comunali del Pd – Giampiero Bellucci, Anna Maria Mattioli e Luca Pagnoni Di Dario – intervengono nel dibattito sulla riattivazione dei reparti, per i quali ieri è stata sciolta la riserva. Dopo aver ripercorso le tappe di questo tormentato capitolo sanitario, dalla chiusura alla mozione comunale del Pd per il ripristino, l’incontro con le mamme in Comune, le interrogazioni di Biancani, il sit in davanti al Pronto soccorso, i consiglieri puntano il dito contro le "promesse disattese": "L’unica promessa mantenuta è stata togliere, ai cittadini del nord delle Marche, l’Azienda Ospedaliera". "Sotto il profilo tecnico – osservano i consiglieri del Pd – avere due punti nascita tra Pesaro e Fano non credo abbia tanto senso, come non lo ha l’intera riforma che moltiplica gli ospedali e i doppioni, a scapito dell’alta complessità. Non sarà che la Regione voglia fare l’ennesimo regalo ai privati, incrementando la presenza dentro gli ospedali pubblici, con risorse pubbliche sprecate? La presenza di un privato dentro un ospedale può essere accettabile solo come misura straordinaria, finalizzata a garantire un servizio essenziale per un tempo limitato: sicuramente non come misura strutturale, per coprire i buchi, e le falle di un modello sanitario antiquato come quello – concludono – della controriforma targata centrodestra marchigiano".