"Ma puntare solo sulle sanzioni aggrava la difficoltà di tanti"

Confcommercio Marche Nord ha espresso una posizione critica nei confronti del provvedimento: "Puntare solo sulle sanzioni – spiegano il vicedirettore Agnese Trufelli e il direttore Amerigo Varotti - non giova assolutamente, considerato anche il difficile periodo legato a pandemia e guerra, e il rincaro smisurato di bollette e materie prime. Chiediamo di intervenire per diminuire costi e commissioni a carico di consumatori e imprese, a partire dal potenziamento dello strumento del credito d’imposta sulle commissioni pagate dall’esercente e prevedendo la gratuità dei cosiddetti micropagamenti. Siamo d’accordo sull’uso prevalente ma non esclusivo del Pos".

L’associazione di categoria ha attivato a livello nazionale alcune interessanti convenzioni per l’installazione del Pos nelle attività commerciali e non solo, a garanzia di migliori trattamenti economici per gli operatori. In particolare, ha stretto un accordo con Banca Sella in esclusiva per i negozi del comparto moda e un accordo con Sum Up, che offre soluzioni innovative e pratiche anche per chi ha volumi di transato ridotti o per chi, come venditori su area pubblica o professionisti, si trova a dover accettare pagamenti digitali anche fuori dalla propria sede. Sono attive le convenzioni con Riviera Banca e Bcc del Metauro". "Manca poi l’attesa semplificazione della lotteria degli scontrini ma è stato inserito l’obbligo di fatturazione elettronica anche per le partite Iva in regime forfettario. Quelle, ad esempio, che hanno optato per la flat tax. Fino al 2024, però, sono esonerate quelle fino a 25mila euro di reddito".