"Ma una volta la cena al cliente l’ho pagata io"

Andrea, 27 anni, lavora per Deliveroo. Il suo racconto: "Decidono l’algoritmo e il moltiplicatore. E non sempre fila tutto liscio"

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di Teobaldo Bianchini

Il mestiere del rider è sempre più scelto dai ragazzi. Ecco come ce lo racconta Andrea (nome di fantasia), 27enne pesarese che lavora con Deliveroo, compagnia di consegna di cibo in rete fondata nel 2013.

Da quanto fai il rider?

"Ho iniziato almeno un paio di mesi fa compilando il curriculum online e dopo un mese di attesa mi hanno assunto con un contratto occasionale".

Perché lo fai?

"Per arrotondare lo stipendio, avendo già un altro lavoro, così da aiutarmi con le spese. L’aspetto positivo che mi ha attirato è stata la libertà oraria. A Pesaro è compresa tra le 11:00 e le 23:00, dov’è possibile accedere alla piattaforma dei riders e rendersi disponibili, quando si vuole, per fare le consegne".

Che tipo di lavoro è?

"Consiste nel consegnare a domicilio cibi preparati dai ristoranti poiché a Pesaro per ora è prevista solo questo tipo di consegna mentre in altre città rientrano anche attività diverse da quelle della ristorazione. In questi ultimi giorni però mi è capitato più volte di vedere in televisione la pubblicità di Deliveroo che ha aperto alla collaborazione con diversi supermercati per la consegna della spesa, quindi magari entrerà anche quel settore coinvolgendo i riders pesaresi e questo creerebbe una possibilità esponenziale di creare lavoro, un po’ come già avvenuto in grandi città come Napoli e Milano".

Chi svolge questo lavoro?

"Inizialmente si vedevano principalmente stranieri mentre ora ci sono molti italiani, soprattutto universitari che lo fanno per guadagnare qualcosa o chi, come me, vuole arrotondare. Sono veramente pochi quelli che invece puntano a questo lavoro come un lavoro principale".

Come si diventa rider?

"Per diventare rider ci vuole almeno un mese di tempo, stando alla mia esperienza. Cioè da quando compili i moduli a quando ti rispondono, ti accettano la richiesta e ti forniscono gratuitamente tutta l’attrezzatura (tra cui anche un impermeabile catarifrangente). Insomma, lo diventi senza parlare con nessuno, semplicemente compilando dei moduli su internet".

Quanto si può guadagnare?

"Il pagamento delle corse viene gestito da un algoritmo. Si tiene conto dei chilometri percorsi, del numero delle consegne e delle fasce orarie in cui lavori, oltre che di eventuali moltiplicatori (che vengono segnalati all’interno delle vari territori in cui si opera, a seconda della quantità dei rider che ci sono in quel momento e della richiesta di consegna). Dunque se si lavora con il moltiplicatore (che non c’è sempre) si può guadagnare di più. In generale si può guadagnare dai 4 euro fino a 10 euro per consegna, lordi. Diciamo che lavorando nel weekend, tra bonus e mance, con 16 ore di lavoro guadagni sui 200-210 euro, quindi tolte le tasse ti rimangono 170 euro, ai quali devi sottrarre la benzina che saranno altri 20-30 euro".

Esperienze negative?

"Ci sono. Nel mio caso una volta una cliente scelse il pagamento in contanti, dunque in quel caso siamo noi riders a dover anticipare il pagamento al locale e poi richiederli a chi ordina, ed è accaduto che, dopo aver anticipato i soldi e consegnato il prodotto, il cliente mi ha risposto che non aveva contante. Allora sono passato per i soldi il giorno dopo, poi quello dopo ancora. Ogni volta aveva una nuova scusa e alla fine ci ho rimesso io i soldi e in quel caso non sei tutelato. Deliveroo ti dice magari di non consegnare il prodotto per evitare questi inconvenienti ma ciò vuol dire che devi tornare al locale per riportare il cibo ma comunque il tempo speso (nel quale avrei potuto svolgere un’altra consegna) e la benzina utilizzata non mi vengono rimborsati. Oppure un’altra esperienza negativa può essere quando non ci sono ordini essendo un lavoro molto imprevedibile e a Pesaro la mancanza di chiamate capita spesso, non perché mancano gli ordini ma perché ci sono davvero tanti riders".

Quanti siete a Pesaro?

"Se devo dare un numero ad occhio e croce direi almeno 300 ma secondo me siamo anche di più".

Avete un sindacato?

"No, non c’è un sindacato di Deliveroo o di riferimento. Quantomeno non viene segnalato in nessuna maniera".

La sicurezza sul lavoro invece?

"Deliveroo garantisce che c’è un’assicurazione sugli infortuni dei riders, il resto poi lo regola il codice della strada. Se hai un incidente lo devi comunicare a loro che poi, tramite l’assicurazione, ti copre".

Consiglieresti di farlo a qualcuno?

"Solo se deve essere un lavoro secondario perché non c’è garanzia nel guadagno. Si lavora principalmente dalle 11:00 alle 13:00 e dalle 19:00 alle 22:00. Solo in quelle ore hai la garanzia di guadagnare almeno 8 euro l’ora poiché si lavora solo con i ristoranti. Non è possibile secondo me vivere con un lavoro del genere".