Macerata, prime rassicurazioni sull’ex ospedale

La consigliera regionale Vitri: "La nota dolente è la mancata chiarezza sulla ristrutturazione dell’edificio. Continueremo a vigilare"

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Arrivano rassicurazione per quanto riguarda l’ex ospedale di Macerata Feltria, il Camilla Belli, sede dal 1992 di un servizio di riabilitazione. Dopo 30 anni questa attività sembrava arrivata ad un bivio, come avevamo raccontato le scorse settimane. Infatti avevamo ascoltato i dipendenti, preoccupati, per il futuro della struttura. Struttura che, a più riprese, si era dimostrata necessaria anche durante i picchi della pandemia da Covid.

Tra le preoccupazioni di dipendenti e cittadini del territorio (l’area interna del Montefeltro e non solo), c’erano la possibilità della vendita dell’immobile e la riduzione e riconversione dei 40 posti letto dedicati alla riabilitazione ortopedico-neurologica. Ma anche l’esclusione della ristrutturazione del C. Belli come previsto dal precedente piano sanitario e un cambio di gestione. Queste erano voci che sembravano sempre più certe e alle quali mancava conferma. Quindi, se questo si sarebbe verificato, si paventava anche un indebolimento di servizi per l’entroterra.

La consigliera regionale Micaela Vitri, area Partito democratico, ha presentato martedì una interrogazione in Consiglio regionale.

"Sul futuro del Camilla Belli di Macerata Feltria - dichiara la consigliera regionale Micaela Vitri - accolgo con piacere le parole dell’Assessore alla sanità Filippo Saltamartini che, rispondendo ad una mia interrogazione, ha smentito ogni voce relativa alla potenziale vendita della struttura e ha ribadito che i 40 posti letto dedicati alla riabilitazione ortopedico - neurologica non saranno né ridotti né trasferiti. La nota dolente è la mancata chiarezza sulla ristrutturazione dell’edificio, prevista invece dal precedente piano di edilizia sanitaria. Ho voluto portare questa interrogazione in Consiglio regionale - prosegue la consigliera Vitri - per rappresentare il disagio dei dipendenti del gruppo Kos Care che il 6 settembre 2022 hanno inviato una lettera a Acquaroli e Saltamartini con cui chiedono di garantire i servizi erogati senza aver avuto mai una risposta. Quindi noi continueremo a vigilare sulle promesse fatte in termini di servizi sanitari nell’entroterra della nostra provincia, a partire proprio dal piano socio sanitario che dovrebbe essere approvato a breve".

Francesco Pierucci