Madonna delle Grazie: la statuetta pericolante

Madonna delle Grazie:  la statuetta pericolante

Madonna delle Grazie: la statuetta pericolante

Non so se i tre portali gotici di altrettante chiese pesaresi siano opere che lasciano il segno nella storia dell’architettura di quel periodo: Sant’Agostino, la Madonna delle Grazie (nella foto) e il San Domenico, meglio conosciuto ormai come Palazzo delle Poste. Non mi hanno mai scaldato il cuore, per esempio, venendo di sera da piazza Olivieri o da via Giordani, una delle più splendidamente solitarie della città, mi fa molta più impressione, forse anche perché incombe in salita, la facciata vanvitelliana della odierna ex chiesa della Maddalena, il cui ingresso mette fra l’altro in mostra assai spesso sconcezze da far cadere gli antichi tabernacoli. Perché c’è in mezzo sempre questo benedetto problema della cultura che adesso come un’onda anomala sempre più grande ci sta investendo e ci sommergerà da qui a tutto il 2024.

Era una domenica mattina di alcuni mesi fa, che c’era un po’ di sole e quel gruppetto di una ventina di persone, a occhio e croce, veniva dal Veneto, accento e abbigliamento lasciavano pochi dubbi. Da bravi turisti seguivano la loro lezione di cultura davanti alla Madonna delle Grazie, con la guida, microfono incorporato, che spiega storie e vicende di quel portale. Oddio, l’interesse non è devastante, ma tutti si comportano con aria educata e un po’ rassegnata che hanno le persone per bene: "Cosa te vol, ce toca anca questa!". Fermo in bici, guardavo il gruppo e controllavo "lo stato dei lavori". Da tempo immemore, sul lato di quel portale c’è una statuetta pericolante. Le hanno messo sopra delle tavole, ben strette con delle corde, un tempo c’era pure la plastica. Se ne sta lì da mesi, non credo che nessuno neppure si ricordi più di averla coperta, magari starà così fino a quando non si staccherà una delle tavolette. Il bello è che la cultura non è quella statuetta, ma sarebbe qualcuno che prendesse una scala, ci salisse, restaurasse la statua e la rimettesse al suo posto. A proposito "dell’antico splendore" invocato qui accanto.

f.b.