Pesaro, gli abusi sessuali del maestro di tennis: la vittima 18enne conferma le accuse

Incidente probatorio, si affiderà anche incarico per sentire gli altri due amici

I fatti di cui il maestro di tennis è accusato si sonno svolti tra il 2019 e il 2021

I fatti di cui il maestro di tennis è accusato si sonno svolti tra il 2019 e il 2021

Pesaro, 1 aprile 2023 – Un’ora circa di racconto, ascoltato dal gip Antonella Marrone e dai legali delle altre parti del processo. Tanto è durata ieri in un’aula del tribunale di Pesaro la deposizione, in sede di incidente probatorio, di uno dei tre giovani – lui ora 18enne, quindi già maggiorenne – vittime, secondo l’accusa, degli abusi sessuali di un istruttore di tennis argentino di 37 anni, che operava tra Pesaro e Fano. Il 37enne è accusato di aver compiuto atti di violenza sessuale nei confronti di tre allievi, che appunto stava allenando, tra l’altro considerati discrete promesse della racchetta. Baci in bocca e palpeggiamenti nelle parti intime i gesti che la procura contesta al 37enne, che ha la nazionalità italiana. I fatti sarebbero avvenuti nell’arco di due anni, in più occasioni, dal 2019 al 2021.

Il racconto fatto ieri dal 18enne ha confermato nella sostanza quanto lo stesso aveva già detto nella denuncia. Era presente il maestro di tennis, oltre al legale dello stesso 18enne (Irene Ciani) e degli altri due compagni, Cristiana Cicerchia e Simone Candelora. Il pm del processo è Ernesto Napolillo, mentre la difesa del maestro argentino è affidata a Cristiana Ugolini.

L’incidente probatorio di ieri mattina è stato anche l’occasione per affidare a un perito l’incarico con cui si dovrà stabilire se gli altri due 17enni, presunti vittime degli abusi del maestro, saranno in grado, vista la minore età, di deporre come ha fatto ieri l’amico. Nel caso, i due verranno sentiti a luglio prossimo.

Rimane dunque il quadro accusatorio nei confronti del maestro 37enne. Il quale si era difeso, nell’interrogatorio di garanzia dopo l’arresto, dicendo che certi atteggiamenti (ad esempio il bacio dato a uno dei tre allievi) era stato un errore. "Io do i baci sulla guancia, ma il mio allievo si è girato e l’ho baciato sulla bocca", si era giustificato.