Mafia, l'Università di Urbino vara l'Intesa per la Legalità

Sottoscritta da Prefettura e Ateneo di Urbino. Lapolla: "Documento strategico per tutelare gli appalti da possibili infiltrazioni criminali"

Urbino, il Rettore Vilberto Stocchi

Urbino, il Rettore Vilberto Stocchi

Urbino, 20 ottobre 2020 - Grande attenzione ai flussi di denaro e alle mafie, con la consapevolezza che l’Università ha un ruolo fondamentale nel trasmettere i principi di legalità ai giovani. Questa mattina, in Prefettura, il prefetto Vittoria Lapolla e il rettore dell’Università di Urbino Vilberto Stocchi, alla presenza dei vertici provinciali delle forze di polizia e della guardia di finanza, hanno illustrato i contenuti del protocollo ‘Intesa per la legalità’, già sottoscritto, il 16 ottobre scorso, ad Urbino, alla presenza del ministro dell’Interno Luciana Lamorgese.

“Con questo importante protocollo - spiega il prefetto Vittorio Lapolla - , entrambe le parti si impegnano a tutelare gli investimenti e gli appalti della stessa Università da possibili infiltrazioni criminali e da fenomeno corruttivi. Per fortuna, in questa Provincia, non abbiamo evidenza di un radicamento strutturale della criminalità organizzata, ma non dobbiamo comunque abbassare la guardia”. “Negli ultimi mesi, per questo territorio, abbiamo sviluppato diverse iniziative - aggiunge Lapolla -: tra queste, anche un protocollo che stiamo per sottoscrivere assieme alle principali amministrazioni locali e associazioni di categoria, con cui rafforzeremo gli strumenti di prevenzione amministrativa anti-mafia nel settore turistico alberghiero. Che costituisce, assieme a quello dei contratti pubblici, uno dei settori più a rischio. ”.

Il prefetto ha poi parlato della realizzazione di una piattaforma informatica, a cui stanno lavorando, dove “confluiranno i dati della imprese, i contratti e i mezzi utilizzati dai cantieri, che sarà utile sia all'Università che alla Prefettura per svolgere al meglio il proprio lavoro”. Insomma, un’intesa ampia “che vorrei sottoscrivere anche alle altre stazioni appaltanti della Provincia, per contrastare i flussi criminali”, ha concluso Lapolla.

Il patto diventa strategico anche in vista degli importanti investimenti che l’Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo” ha messo in campo: “L’Università si sta impegnando in un piano di sviluppo importante - ha evidenziato il rettore Stocchi -, che prevede un intervento di circa 45 milioni di euro: 20 milioni saranno destinati alla realizzazione del polo scientifico tecnologico ‘E. Mattei’, poi altri 16 alla nuova sede di Scienze Motorie, i cui lavori partiranno nel febbraio 2021; e ancora, 850mila euro saranno destinati alla sede di san Girolamo, che ospiterà la biblioteca dell’Università; 600mila euro a Palazzo Battiferri e ancora, un milione di euro, andrà a Palazzo Bonaventura, sede del rettorato, dove saranno concentrarti tutti i servizi dell’Università. Infine, un milione e 200mila euro saranno investiti nella didattica innovativa. Parliamo di cifre importanti e da questo punto di vista, l’intesa stipulata oggi diventa ancora più strategica”.