Mal di schiena, patologia sociale. E con il Covid va anche peggio

Un aumento dei casi dell’11%. La tavola rotonda di Pesaro sarà l’occasione per presentare il convegno nazionale di aprile

Le patologie della colonna vertebrale sono sempre più diffuse

Le patologie della colonna vertebrale sono sempre più diffuse

Pesaro, 26 novembre 2021 - Durante la pandemia, come riporta l’International Journal of Environmental Research and Pubblic Health, il mal di schiena è aumentato dell’11 per cento in persone in piena attività lavorativa, sovrappeso, sotto stress e poca consuetudine all’attività fisica.

Il Covid ha quindi evidenziato le criticità sociali in continuo aumento di questa patologia che ha tra i fattori di rischio lo stile di vita alterato, e che colpisce sia la popolazione adulta, sia quella in età giovanile (tra i 10 e i 15 anni si manifesta nell’80 per cento dei soggetti). Mondo sanitario e produttivo, scuola, devono necessariamente correre ai ripari e mettersi al centro di una organizzazione sociale basata su un sistema che integri formazione, educazione, prevenzione.

Ne parleranno esperti e specialisti nel corso della tavola rotonda dal titolo “Colonna vertebrale e fattori di rischio”in programma domani, sabato 27 novembre, dalle ore 9.30 all’Alexander Museum Palace. Moderatori saranno Luigi Magarò, chinesiologo e membro della Fondazione Scoliosi Italia Onlus, e Davide Gerlando Schembri, membro della clinica del Lavoro dell’Università Politecnica delle Marche.

Sarà questa anche l’occasione per presentare il convegno nazionale su "Colonna vertebrale e fattori di rischio", in programma a Pesaro l’1 e 2 aprile prossimi, che sui temi della colonna vertebrale spazierà dalla scuola alla formazione, dal mondo del lavoro a quello della sanità in chiave di prevenzione. "Sappiamo – afferma Magarò - quanto sia importante individuare i fattori di rischio genetici, ambientali, lavorativi, di stili di vita per numerose patologie.

Nel caso della colonna vertebrale questo permette di avviare strategie attive di prevenzione primaria, secondaria e anche terziaria con importanti ricadute sulla salute della popolazione".