Maltempo, non c’è tregua Esonda il Rio Crinaccio Il torrente Arzilla fa paura Fano sud in apnea

Oggi secondo giorno di allerta arancione: scuole ancora chiuse. Allagamenti a Ponte Sasso e Metaurilia. "Danni per centomila euro".

Maltempo, non c’è tregua  Esonda il Rio Crinaccio  Il torrente Arzilla fa paura  Fano sud in apnea

Maltempo, non c’è tregua Esonda il Rio Crinaccio Il torrente Arzilla fa paura Fano sud in apnea

di Anna Marchetti

Il maltempo non dà tregua. Oggi sarà un’altra giornata di allerta arancione e per il secondo giorno le scuole rimarranno chiuse. Il torrente Arzilla continuerà ad essere l’osservato speciale di questa emergenza, come lo è stato per tutta la giornata di ieri, anche se il maltempo si è fatto sentire in tutta la città. Si parla di danni per circa 100mila euro. Dalla mattinata fino al pomeriggio l’Arzilla gonfio di acqua e terra ha continuato a correre verso la foce, portandosi dietro fogliame, tronchi d’albero e rami.

Il torrente è stato tenuto sotto osservazione dagli abitanti del luogo preoccupati quando, nel cuore della mattinata, acqua e terra hanno iniziato a scivolare verso il letto dell’Arzilla: impressionante il ‘fiume’ d’acqua che si è creato all’altezza della ciclabile. Alla foce è stato chiuso il ponte pedonale di collegamento tra Arzilla e Lido, a causa di alcuni smottamenti. Inoltre per la violenza del deflusso delle acque verso il mare è caduta l’impalcatura che Rfi aveva posizionato sotto la terza arcata del ponte ferroviario per la messa in sicurezza della struttura. Sotto il livello dell’acqua sono anche finiti la maggior parte dei contatori elettrici degli stabilimenti balneari dell’Arzilla e nonostante la recente creazione dei nuovi argini ancora una volta si è allagato il sottopasso di via del Moletto.

I più penalizzati sono stati i residenti di Ponte Sasso che hanno dovuto fare i conti con scantinati e garage allagati per l’esondazione del fosso di Santa Vittoria, al confine con Mondolfo, e di Rio Crinaccio. L’acqua è arrivata fino alla Statale 16. "Quello di Rio Crinaccio – denuncia il consigliere comunale Mirco Pagnetti di Ponte Sasso – è un problema emerso nel 2014. Il tubo che passa sotto la Statale, di competenza di Anas, è troppo piccolo e non è in grado di ricevere grandi quantità di acqua. Il problema persiste da anni, benché dal Comune abbiano sempre ripetuto di essere in contatto con Anas per risolverlo".

Allagamenti non solo a Ponte Sasso ma anche a Metaurilia dove nel tardo pomeriggio il livello dell’acqua si è abbassato, grazie alla Protezione civile impegnata a svuotare i locali a piano terra o i seminterrati allagati. Per tutto il pomeriggio sono continuati gli interventi per risolvere le criticità di Carrara. La presenza della vasca di accumulo delle acque piovane sotto piazzale Amendola non ha evitato l’allagamento del sottopasso del Lido: "Non nascondano il mancato funzionamento della vasca – critica il segretario della Lega Alessandro Brandoni – dietro l’eccezionalità dell’evento. Quell’impianto, per il quale sono stati spesi 800mila euro, è stato pensato proprio per far fronte ad eventi eccezionali come quello di ieri".

Allagati, e poi ripristinati, i sottopassi del Vallato, di via IV novembre e quello di Fosso Sejore che dà accesso alla spiaggia. Anche a Gimarra è tracimato un fosso che poi è tornato gradualmente alla normalità. Nel corso della giornata viale Dante Alighieri è stata liberata dall’albero caduto di traverso sulla via, così come ci sono stati ripetuti interventi in diverse zone periferiche per la caduta di alberi, allagamenti di fossi, tronchi e ramaglie accumulati lungo le strade secondarie. In tarda serata sono state rimosse rimosse le alberature nel parcheggio Vanvitelli.

A Roncosambaccio è stato ripristinato l’asse viario bloccato per la caduta di alberi e per frane diffuse. Danni per i bagnini che già avevano piantato gli ombrelloni, mentre ieri il centro storico era quasi spettrale con molti esercizi commerciali che hanno deciso di rimanere chiusi.