Era finito a processo per maltrattamenti e lesioni contro la moglie. Passato da indagato a imputato addirittura col giudizio immediato, ovvero con quel rito che si basa su elementi di prova molto robusti. Accuse pesanti che sembravano portarlo dritto alla condanna. E invece ieri è stato assolto e con formula piena. L’imputato è un 48enne di Pesaro, ma residente a Gradara. Ieri sul banco dei testimoni è salita la moglie, la quale ha confermato quello che il 48enne ha sempre ripetuto e cioè che il loro rapporto era conflittuale e la loro aggressività era reciproca. La donna non si è costituita parte civile. Ha inoltre rimesso la querela per l’accusa di lesioni. Il reato è stato dichiarato estinto. Sulla contestazione di maltrattamenti è stata la stessa procura a chiedere l’assoluzione ma per insufficienza di prove. E il collegio ha accolto la richiesta dell’accusa ma con la formula più ampia. Dunque assoluzione perché il fatto non sussiste. L’imputato è stato difeso dall’avvocato Diego Pensalfini.
CronacaMaltrattamenti alla moglie: assolto 48enne
Maltrattamenti alla moglie: assolto 48enne
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