
Dopo la manifestazione di domenica in piazzale Lazzarini, che ha visto mamme e papà protestare per difendere i reparti materno-infantili da eventuali spostamenti e accorpamenti, è arrivata la risposta (e smentita) direttamente da Filippo Saltamartini, assessore regionale alla Sanità, che ha definito la polemica come "presuntuosa e infondata" addossando poi la colpa al Pd di "inventare" tali voci che, secondo l’assessore, servirebbero solo a screditare l’operato della Regione Marche. Alle sue parole però rispondono subito i manifestanti, ovvero i genitori pesaresi che sono scesi in piazza in totale autonomia, senza partiti o simboli alle loro spalle. "Siamo persone, cittadini che potrebbero averla eletta sperando nel cambiamento e in prospettive migliori, magari più adeguate ai nostri tempi – afferma Veronica Gasparri, una delle mamme del gruppo whatsapp nato in difesa dei reparti materno-infantili –. Invece di rassicurare, concretizzare o illustrare le volontà future, l’assessore regionale alla Sanità preferisce definire la nostra manifestazione come una polemica senza fondamento. Noi genitori ci informiamo tramite i mezzi messi da voi a disposizione e le assicuro che la domenica mattina preferiremmo passarla in famiglia piuttosto che manifestare in piazza! Ma meglio essere definita ‘matta’ e aver contribuito a fare, piuttosto che inetta" conclude.
Sulla questione politica e di un Pd burattinaio dei manifestanti, risponde invece il papà Roberto Dell’Olio: "Vorrei ricordare al signor Saltamartini che il nostro gruppo è formato da persone di diverso colore politico e che di certo non ci facciamo manovrare o usare da nessun partito". E poi aggiunge: "Invece di pensare a noi rifletta sul suo operato e su quello di chi amministra l’ospedale di Pesaro… se ha bisogno di informazioni reali (e non politiche) sulla sanità pesarese io sono disponibile ad un incontro, così magari, parlando di persona, si renderà conto della realtà dei fatti e non di quello che le viene erroneamente riferito".
Sul nuovo ospedale di Muraglia invece risponde Laura Marmouset: "Da quando mi sono trasferita qua a Pesaro sono passati ormai 16 anni e ho sempre sentito parlare di questo ospedale unico che non si è mai realizzato, non vorrei che lo stesso riguardasse anche l’ospedale di Muraglia. Io comunque resto dell’idea che anche se viene costruito l’ospedale di Muraglia lo spostamento di pediatria deve essere fatto al termine della realizzazione di quest’ultimo e non che tra qualche anno si sposterà questo reparto da Pesaro a Fano per poi riportarlo a Pesaro. Il trasferimento andrebbe fatto da Pesaro su Pesaro a realizzazione completa dell’ospedale di Muraglia e non soltanto dopo la presentazione di un progetto". Insomma, un botta e risposta tra Regione e cittadini sulla questione dei reparti materno-infantili del pesarese che non accenna a placarsi, così come il tema della Sanità sembra continuare ad essere centrale nel dibattito cittadino e politico.