Pesaro, la mano del papa ruota: ma non è un "miracolo", sono vandali

Nella notte qualcuno ha fatto l’ennesimo tentativo di sfregio a Celestino V. La statua è spesso oggetto di scherzi stupidi, come l’inserimento di sigarette

Pesaro, 22 novembre 2022 - La statua del papa di via Bramante non trova pace: l’ultimo sfregio circa una settimana fa. "Scendevo come ogni mattina da Santa Lucia – ci racconta Guidobaldo Balsamini – quando con la coda dell’occhio ho notato che la mano benedicente di Celestino V aveva qualcosa di strano. La guardo sempre perché quella mano è opera di mio padre Arnaldo: l’ha ricostruita nel 2009, dopo decenni di mancanza. Ad ogni modo, ho notato che la mano era ruotata, e in questa settimana non si è mossa. Ho subito pensato a una bravata: o qualcuno l’ha forzata appendendosi ad essa senza sapere che è un’aggiunta, oppure hanno tentato deliberatamente di estrarla ma grazie al perno interno l’incastro ha retto allo strappo".

La statua di Celestino V
La statua di Celestino V

Giova ricordare le travagliate vicende della scultura, fin dall’origine. Scolpita nel 1737 da Bartolomeo Pincellotti come effigie di papa Alessandro VIII, nel 1798 fu ritoccata e dedicata a Celestino V, modificando anche la lapide sottostante per salvarla dalla distruzione napoleonica. Mozzata secondo la leggenda oltre un secolo fa da un maniscalco, fu restaurata per tre volte da Balsamini, che trovò la posa più consona assieme a don Negroni. Dal 10 aprile 2009 era stabile, salvo vandalismi notturni come l’inserimento di sigarette tra le dita, bicchieri di plastica, una scarpa e persino uno yo-yo. "Io sono disposto ad aggiustarla – chiude Balsamini – gratuitamente in memoria di mio padre, ovviamente se il comune è d’accordo e se non ritiene necessario far eseguire il lavoro a un restauratore più qualificato. L’importante è non lasciarla così, sia per il decoro urbano sia perché potrebbe staccarsi del tutto".