Pesaro, maratone in sei continenti e 51 Stati. Marco Salvioni, il fondista dei record

A 53 anni è reduce dall’ultima impresa in Australia, racconta la sua passione "Faccio lavori stagionali, il resto del tempo corro. Dal 2000 ad oggi non mi sono mai fermato"

Marco Salvioni con alle spalle la Sydney Opera House, dopo l’impresa in Australia

Marco Salvioni con alle spalle la Sydney Opera House, dopo l’impresa in Australia

Mondavio (Pesaro), 21 settembre 2022 - Ha disputato 161 maratone, quelle ‘vere’ da 42 chilometri e 195 metri, e l’ha fatto in 51 stati diversi e in tutti e 6 i contenenti a ‘misura d’uomo’: Europa, Oceania, America del Nord, America del Sud, Asia e Africa (il settimo è l’Antartide). Fino al weekend scorso gli mancava l’Oceania, ma ha pensato bene di colmare questa ‘lacuna’ volando fino in Australia e disputando domenica la maratona di Sydney. Questo autentico recordman, che tra l’altro è il terzo italiano di sempre nella classifica stilata dal sito internazionale ‘Countrymarathonclub’ ad aver corso più maratone in nazioni distinte, risponde al nome di Marco Salvioni, ha 53 anni ed è di Mondavio; anche se ormai in paese lo si vede molto poco, tanto gli piace girare il mondo.

"Il primo viaggio da solo – racconta – l’ho fatto a 17 anni, quando sono andato a trovare i miei nonni materni a Sylt, un’isola della Germania nel Mare del Nord. Mia mamma Elke, infatti, è tedesca, mentre mio papà Mario è marchigiano doc". Poi ha continuato a spostarsi per lavoro, perché per diversi anni è stato rappresentante per una ditta che ha molti clienti all’estero. L’idea di abbinare i viaggi alla gara podistica per eccellenza gli è venuta, però, solo da poco più di vent’anni.

"A trasmettermi la passione per le maratone è stato l’amico Annibale Montanari, il presidentissimo del ColleMar-athon Club, che mi ha descritto così tante volte la bellezza di questa prova sportiva che alla fine mi ha contagiato. La prima maratona l’ho disputata a Parigi il 9 aprile del 2000 quando sono stato nella capitale francese a trovare dei parenti. In Italia, invece, la corsa d’esordio è stata a Venezia nell’ottobre del 2001, seguita, poi, da altre gare nello Stivale fra cui tutte le prime edizioni della ColleMar-athon, nata, grazie ad Annibale, nel 2003".

Da quei primi anni Marco Salvioni non ha più tolto le scarpette da running. Anzi, ha via via incrementato l’attività sportiva e quando, nel 2009, ha smesso di fare il rappresentante, anziché trovarsi un altro posto di lavoro stabile ha scelto la "libertà". "Da allora svolgo solo lavori stagionali in giro per l’Italia, nel settore alberghiero e turistico in genere. Mi faccio il mazzo per due, tre mesi e poi via, verso una nuova maratona internazionale. Nel solo 2022 ho fatto Irlanda del Nord, Scozia, Svezia, Isole Faroe, San Marino e ora Sydney. Sempre senza guardare il cronometro, perché quando arrivo io al traguardo i primi hanno già tagliato la finish line da un paio d’ore, ma probabilmente non hanno nel cuore una soddisfazione grande quanto la mia".

Dopo aver ‘battezzato’ il sesto continente, Marco pensa già alla nuova impresa: "Ho nel mirino un world guinness record: essere il primo al mondo ad aver corso in 26 città, di 26 stati diversi, il cui nome inizia ciascuno con una lettera diversa dell’alfabeto inglese. Se tutto filerà liscio riuscirò a farlo il 30 ottobre correndo la maratona di Dublino, perché la ‘D’ è l’unica lettera che mi manca. Intanto – conclude Marco Salvioni – mando un affettuoso saluto agli amici di Mondavio e della ColleMar-athon".