
Marche Multiservizi. Adunata a Tavullia per il nuovo impianto. Ma la testa è a Riceci
Ci è voluto un investimento di 1,5 milioni di euro da parte di Marche Multiservizi per dare il via al nuovo impianto ad osmosi inversa di ultima generazione per il trattamento del percolato – ovvero, dell’acqua piovana che a contatto con i rifiuti diventa un liquido nero potenzialmente pericoloso – che adesso verrà direttamente lavorato all’interno della discarica di Ca’ Asprete a Tavullia, generando così dell’acqua distillata pulita che ridurrà la circolazione di oltre 500 mezzi all’anno per il trasporto dei liquidi fino al loro smaltimento, stimando un risparmio di 192 tonnellate ci Co2.
Una vera e propria aria di festa, quella che ieri si respirava a Ca’ Asprete, tra rinfreschi, lunch e pulmini dedicati al trasporto degli ospiti verso una visita guidata sulla discarica attiva dal 1992. "È il nostro modo per raccontare il lavoro fatto con passione da oltre 600 persone. È il frutto di un’azienda che da circa 15 anni lavora nel settore dell’ambiente e dell’economia circolare e che ha dato al territorio 15 miliardi di euro per migliorare la vita della collettività – ha sottolineato Mauro Tiviroli, amministratore delegato di Marche Multiservizi –. Da quando siamo arrivati ci siamo posti l’obiettivo di migliorarci continuamente perché siamo convinti che la sostenibilità non si faccia con gli slogan ma con i fatti, per questo mi trovo obbligato a puntualizzare che i fatti di questi ultimi periodi sono stati poco rispettosi nei confronti di tutti coloro che ogni giorno lavorano per il miglioramento della vita dei cittadini".
Un messaggio probabilmente riferito alla vicenda della discarica di Riceci (chissà se anche a quella degli aumenti di stipendi e indennità) e forse rivolto anche al grande assente della giornata, il sindaco di Pesaro Matteo Ricci, che aveva ipotizzato un possibile ampliamento della discarica a Babbucce come piano ‘b’ rispetto alla realizzazione dell’impianto a Riceci. "In questi ultimi anni la vivibilità della città è migliorata grazie a tutti gli investimenti che Marche Multiservizi ha fatto sul territorio – ha proseguito Francesca Paolucci, sindaca di Tavullia –. Questo però non vuol dire che stiamo bene con una discarica a due passi da casa, come forse qualcuno ipotizza, ma che grazie al grande spirito di responsabilità che un migliaio di cittadini hanno dimostrato in tutti questi anni è stato possibile mantenere attivo l’impianto, i cui termini tecnici impongono però dei limiti e una fine – prevista per il 2027 –. Sono certa che questa bellissima vallata tornerà a brillare".
L’impianto ad osmosi inversa presentato ieri mattina è in grado di depurare 90 metri cubi al giorno di percolato prodotto rimuovendo fino al 99.99% di agenti inquinanti grazie ai filtri avviati a pressione che renderanno possibile il procedimento anche durante il post mortem della discarica. "Una garanzia di come la nostra azienda – ha continuato il presidente di Mms Andrea Pierotti – fornisce ai cittadini innovazione, sostenibilità e attenzione all’ambiente".
Durante la mattinata è stato anche presentato il progetto ‘Ape Informa’ che dal 2021 ha avviato un biomonitoraggio sul contesto ambientale dell’impianto controllato dall’apicoltore Alex Gabellini e dall’Università di Urbino, "dimostrando come l’area circostante alla discarica sia un un luogo sano e perfetto anche per animali sensibili come le api", ha sostenuto Gabellini. Il sito conta 5 arnie che nel periodo estivo ospitano un totale di 300mila api e che producono polline, propoli, cera e miele, quest’ultimo regalato anche come omaggio a tutti i presenti.
Giorgia Monticelli