Marche, Rt in salita: numeri da zona arancione

La proiezione che fa tremare la regione in vista del 7 gennaio. Parametri ok per le terapie intensive. Pesaro e Fano prime nei contagi

A sinistra, la tabella con i comuni delle Marche più colpiti dal Covid in dicembre

A sinistra, la tabella con i comuni delle Marche più colpiti dal Covid in dicembre

Pesaro, 3 gennaio 2021 - Aumenta l’incidenza dei nuovi casi e fino a gennaio non si vedranno gli effetti delle ultime chiusure. Calcolando anche l’inizio della scuola, cosa aspettarsi il 7 gennaio? Una nuova stretta, una ’promozione’, un lockdown generalizzato? E’ quanto si chiede tutta Italia, nei pochi giorni che la separano dalla scadenza del cosiddetto Decreto Natale. Cerchiamo di fare il punto aiutandoci con i dati del Servizio Salute della Regione Marche.  

Lo scenario di una nuova stretta è legata sostanzialmente a tre parametri: l’incidenza di nuovi casi, l’Rt e la sofferenza ospedaliera. Andiamo con ordine.

Resta alta l’incidenza dei nuovi casi di Covid-19 nelle Marche. Dopo le regressioni registrate a fine novembre (il picco è stato toccato l’11), da dicembre il virus ha ricominciato a correre. Ora siamo nell’ordine di 550/600 casi al giorno, con numeri inferiori registrati solo per la concomitanza di giorni festivi nei quali, ovviamente, la diagnostica subisce un rallentamento.

Per quanto riguarda l’Rt (il numero di contagiati da un soggetto infetto nell’unità di tempo) siamo al momento allo 0,99. In Regione si sa già, dati i numeri, che non ci resteremo a lungo, ma la previsione per questo dato, calcolato dal ministero, è che l’1 verrà superato di poco. Insomma, non sarà l’1,5 che fa scattare la zona rossa e porta a restrizioni più pesanti. Al massimo potrà essere arancione.  

Venendo al settore ospedaliero, il sistema nelle Marche è ancora in grado di reggere l’urto, anche perché gli effetti dell’aumento dei casi di queste settimane si sentiranno dopo: al momento, infatti, si osserva una maggiore sofferenza nelle aree non intensive (la cui soglia di allarme è fissata al 40% e noi ci siamo molto vicini con 339 ricoveri di cui 37 a Pesaro) mentre nelle terapie intensive siamo al di sotto della soglia critica (30%) con 65 posti letto occupati nelle Marche, di cui 19 a Marche Nord.  

All’interno di questo quadro regionale un discorso a parte va fatto per la provincia di Pesaro e Urbino. Da circa un mese e mezzo segna l’incidenza più alta rispetto alle altre province. Al punto che nella classifica dei Comuni più colpiti delle Marche  dal primo dicembre ad oggi, al primo e secondo posto ci sono Pesaro, con 814 casi, e Fano, con 677. Destano preoccupazione anche le province di Ancona e Fermo: in seguito allo screening di massa sui due capoluoghi, è emerso un tasso di soggetti positivi sui testati pari all’1,5%, la metà di Pesaro e Urbino.