Omicidio Pesaro, in 600 alla marcia silenziosa contro le mafie

Il corteo è partito simbolicamente da via Bovio, dove a Natale è stato ucciso Marcello Bruzzese, fratello del collaboratore di giustizia Biagio

La marcia silenziosa contro le mafie (Fotoprint)

La marcia silenziosa contro le mafie (Fotoprint)

Pesaro, 15 febbraio 2018 - La città ha risposto "presente" alla marcia silenziosa per dire "Sì alla legalità e no alla mafia". Circa 600 persone, questa sera hanno sfilato per le vie del centro storico con in mano una candela bianca. Il corteo è partito simbolicamente da via Bovio, proprio davanti al garage dove poco meno di due mesi fa venne ucciso Marcello Bruzzese, fratello del collaboratore di giustizia Biagio. Tra i tanti pesaresi anche la famiglia Bruzzese al completo, la moglie, la sorella, i figli, i loro compagni di scuola e tutti gli amici più stretti. Una lunga marcia, terminata davanti al Tribunale di Pesaro, il luogo simbolo della legalità. 

«L’omicidio non ha colpito solo la famiglia, ma ha toccato anche i pesaresi e tutta la città - Luca Pandolfi, presidente del quartiere Montegranaro-Muraglia -.Come cittadini abbiamo anche dei doveri, il nostro ora è quello di dire no alla violenza e alla mafia».

«Si alla legalità no alla mafia, tutti portano dentro il ricordo di quel giorno di Natale - ha detto Luca Storni -. In quel giorno la legalità è stata aggredita, questa marcia è il nostro modo di rispondere: siamo una società sana, forte unita e collaborativa».

Ad attendere davanti al tribunale la marcia silenziosa dei cittadini c'era anche il sindaco Matteo Ricci e il presidente del tribunale Giuseppe Luigi Fanuli.