Marcia su Roma, lo striscione dei nostalgici

Caccia con le telecamere agli ignoti che lo hanno affisso nottetempo: c’è la firma del Blocco studentesco, filiazione di Casa Pound

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di Elisabetta Rossi

"Patria o morte 19222022". È la scritta fatta sullo striscione comparso ieri mattina sul muretto del parcheggio del Campus. Parole che non lasciano spazi a dubbi. Inneggiano alla marcia su Roma di cui ieri ricorreva il centenario. C’è anche la "firma": il fulmine cerchiato, logo di Blocco studentesco, movimento nato nel 2006 a CasaPound. Ma il manifesto neofascista ha avuto vita breve. Alle 8 e 30, poco dopo la campanella, era già a brandelli.

Alcuni studenti infatti non hanno gradito e si sono messi a staccarlo dal muro. A notare quel gruppetto che cercava di strappare via lo striscione è stato un bidello, che non ha però fatto in tempo a leggere la scritta e quindi a capire il perché di quello che stava succedendo. Così non ha avvisato i dirigenti. I quali lo hanno saputo di conseguenza solo a fine mattinata.

Ancora non si sa se e quali tipi di provvedimenti abbiano intenzione di prendere. Non è escluso che i dirigenti del Campus decidano di sporgere denuncia e chiedere alle forze dell’ordine di visionare le telecamere di sorveglianza sull’area. Immagini che forse potrebbero mostrare gli autori del blitz. Chi, quanti e a che ora si sono presentati al Campus per affiggere lo striscione. Anche se, al momento, non sembrano emergere elementi sufficienti per poter ipotizzare il reato di apologia del fascismo. A condannare il gesto e ad annunciare di prendere la strada verso la procura, è stato intanto il presidente della Provincia di Pesaro e Urbino Giuseppe Paolini: "Sporgeremo denuncia. Abbiamo segnalato il fatto alle forze dell’ordine per svolgere le opportune indagini. Mai più fascismi: quanto accaduto è inammissibile".

"È necessario vigilare – prosegue il presidente – sul rispetto dei valori fondamentali sanciti dalla nostra Costituzione e tutte le istituzioni devono essere unite in questo impegno. Il centesimo anniversario della marcia su Roma deve servire al contrario da monito a tutti, perché appartiene al periodo buio della nostra storia. Noi vogliamo celebrare e difendere la democrazia in ogni occasione", conclude il presidente"

Interviene sul caso anche anche Marta Ruggeri, capogruppo di M5S in consiglio regionale: "Un buon libro di storia ai nostalgici del Ventennio. Cascano le braccia, vedendo lo striscione affisso oggi nel campus scolastico a Pesaro. Invito chi l’ha fatto a prendere ispirazione dal luogo, acquistando un buon libro di storia sul ‘900 e leggendolo con attenzione per farsi un’idea un po’ più precisa".

Interviene sul caso anche la deputata marchigiana del Pd, Irene Manzi: "Bene che lo striscione sia stato subito rimosso e che il Presidente della Provincia, Giuseppe Paolini, abbia dichiarato che farà denuncia. L`Italia è antifascista ed è inaccettabile che, proprio nel giorno del centesimo anniversario della marcia su Roma, in un luogo dove si trasmette il sapere alle giovani generazioni, vengano esposti manifesti vergognosi. Manifesti che offendono i valori comuni su cui è nata la nostra Repubblica democratica e che sono a fondamento della Costituzione".

Interviene inntarda serata anche il sindaco Matteo Ricci: "Nel giorno della #marciasuroma uno striscione indegno. Un atto vergognoso davanti ad un luogo frequentato da giovani studiosi, il Campus scolastico di Pesaro. Ho detto di rimuovere immediatamente questa oscenità. Pesaro sarà sempre schierata contro la cultura fascista".