Pesaro: marito indagato per maltrattamenti, la moglie magistrato era stata trovata morta

L’avvocato Lorenzo Ruggeri, 56 anni, indagato dalla Procura dell’Aquila. Il corpo della giudice Francesca Ercolini era stato trovato il 26 dicembre in casa dal marito e dal figlio, oggi adolescente, sui cui pende separato procedimento presso il Tribunale dei Minori

La giudice Francesca Ercolini, trovata morta in casa un anno fa

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Pesaro, 18 dicembre 2023 – Sulla vicenda della morte della giudice Francesca Ercolini, si apre un altro triste capitolo. Il marito, Lorenzo Ruggeri, 56 anni e noto avvocato di Pesaro, è indagato dalla procura di L'Aquila per maltrattamenti ai danni della moglie pesarese di 51 anni, già presidente della Seconda sezione civile al tribunale di Ancona. Separato procedimento pende presso il Tribunale dei Minori a carico del figlio concorrente nel reato.

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Il corpo della giudice (sottoposto anche ad autopsia) era stato trovato il 26 dicembre del 2022 in casa dal marito e dal figlio, oggi adolescente, ritornati a casa dopo aver salutato la donna nemmeno un’ora prima. Era mattina, la scoperta fu fatta poco prima di mezzogiorno e l’ultimo collegamento Whatsapp col telefono della giudice risaliva alle 11.02.  

Essendo coinvolto un magistrato delle Marche, la competenza territoriale è quella appunto del capoluogo di regione dell'Abruzzo.

Secondo le ipotesi iniziali dell'accusa, Ruggeri, conosciuto anche negli ambienti dell'associazionismo, avrebbe sottoposto la donna "a una vita non conforme alla normale esistenza", tra umiliazioni e mortificazioni.

A riscontrare l'attività di indagine, le dichiarazioni rese da alcuni familiari del magistrato deceduto che hanno evidenziato una lunga crisi sentimentale della coppia oltre ad un rapporto non facile con il figlio minorenne, fornendo in sede di sommarie informazioni, video e immagini e le chat riguardanti le conversazioni intrattenute con la donna "assicurate per mezzo di quotidiano backup consigliato dalla vittima 'perché se ne abbia memoria'", dalle quali emergerebbero "ritratti inequivocabili di lividi, escoriazioni ripetute, su varie parti del corpo, che "sarebbero il risultato delle violenze domestiche cui era sottoposta la donna". All'indagato e alle persone offese è stato notificato recentemente l'avviso di conclusione delle indagini preliminari.

L'altra parte del procedimento, relativa alla morte di Francesca Ercolini, che inizialmente vedeva indagato lo stesso marito "in concorso morale" con il figlio minore, è stato definita con richiesta di archiviazione. Le persone offese avranno, nei termini, diritto a proporre opposizione.

La gestione del fascicolo, infine, è stata caratterizzata da uno scontro duro di vedute tra il pm originariamente titolare, che aveva richiesto l'applicazione della misura cautelare della custodia in carcere a carico del legale per sei diversi inquinamenti delle prove, e l'ex procuratore capo dell'Aquila, che si era opposto. Il fascicolo è stato riassegnato per la definizione ad un altro pm della procura abruzzese e della vicenda è stato notiziato anche il Csm.

La morte della giudice Ercolini aveva profondamente colpito colleghi, amici e conoscenti della donna. Proprio poco prima Natale 2022, infatti, Francesca Ercolini era tornata a salutare i colleghi per lo scambio di auguri nel suo ufficio ad Ancona benché, quel giorno, fosse in ferie.