Mascherina obbligatoria ma non troppo "Fuori dalle scuole la mettono in pochi"

Tour in città dopo l’ordinanza regionale di Acquaroli. "In molti ancora non si adeguano, soprattutto tra i più giovani"

Sono le 13 del lunedì. Inizia la settimana dopo la prima ordinanza firmata dal neo-governatore delle Marche Francesco Acquarali che obbliga i cittadini ad indossare la mascherina anche all’aperto, 24 ore su 24, in caso di assembramento. E la fermata degli autobus davanti al liceo Mamiani è uno di quegli spazi che all’uscita delle scuole si riempie di gente. In quindici minuti, tra il passaggio di un autobus e l’altro, un centinaio di giovani sono vicini. Alcuni hanno la mascherina, molti no. Per precauzione chi passa di lì, senza protezione al viso, non ci pensa due volte e la mette su. In pochi attimi lo fanno sia una signora che una coppia con carrozzina alla mano.

Precauzioni che di questi tempi possono fare la differenza. I giovani in poco tempo svaniscono, dopo essersi armati di mascherine ed essere saliti sull’autobus di riferimento. Uno studente di 17 anni ancora attende e racconta: "Da sabato, ultimo giorno senza ordinanza, a oggi non vedo differenze. Le regole sono difficili da far rispettare. Tempo due-tre settimane e secondo me richiudono le scuole". Fuori dal Campus la situazione non cambia: pochi distanziamenti e poche mascherine. In fila alle Poste in Piazza del Popolo invece tutti la indossano, compreso Luca Maffei, 28 anni: "Io presto molta attenzione a queste cose anche se la questione è vaga e soggettiva, difficile da capire. Con i mesi invernali in arrivo è meglio prevenire, dagli altri paesi europei vediamo il “destino“. La mascherina non ci impedirà al 100% di difenderci, ma conterrà il virus".

Il rischio è che da mercoledì 7, in attesa di un nuovo Dpcm, l’obbligo di indossarla diventi nazionale, senza fare distinzioni tra luoghi pubblici e privati. Michele Gaudenzi, 31 anni, barista e gestore del circolo di Loreto sa già bene come funziona: "Sabato scorso dopo la mezzanotte ho richiamato diversi clienti che non indossavano la mascherina. Gli anziani qua da me si lamentano addirittura perché non riescono a fare i segni per la partita a briscola. Ma da sabato a oggi non è cambiato assolutamente nulla, la gente si è stufata di tutti questi obblighi. La maggior parte delle persone ora sono asintomatiche e le terapie intensive sono pochissime. Di cosa stiamo parlando?". A proposito di parlare, Martina Sarnella, cantante al Conservatorio, 20 anni, dice esattamente l’opposto: "Credo che l’obbligo nei luoghi pubblici affollati sia giusto. Bisogna sensibilizzare la cosa, tanti giovani la prendono sottogamba. Io vedo tutti senza mascherine, al massimo la gente la tiene al braccio o sotto al mento".

Insomma, anche tra i cittadini, e non solo in politica, i pareri sul tenere o meno la mascherina all’aperto e nei luoghi pubblici sono discordanti. E le sanzioni in caso di obbligo sembrano dietro l’angolo...

Nicholas Masetti