Mascherine a scuola per molti ma non per tutti

E’ iniziata la distribuzione a gli studenti, ma le consegne avvengono inordine sparso. Intanto alla Leopardi debutta la protezione trasparente

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Nelle scuole, nelle ultime 48 ore, stanno arrivando carichi di mascherine. Sono quelle promesse dal commissario per l’emergenza Covid19 da distribuire ad alunni e studenti. Però le consegne stanno avvenendo in ordine sparso e in quantità variegate così a distribuirle hanno inziato alcuni Istituti e non altri. Al Mengaroni, per ora ne sono arrivate 4800 e il primo giorno di scuola le hanno distribuite i bidelli in guanti “blu sanificati“. Idem al Marconi dove le prime 12mila verranno date un po’ al giorno. "Per ora la dotazione durerà un paio di settimane" conferma il preside Riccardo Rossini. Alla Dante Alighieri oggi i ragazzini avranno il pacchettino da dieci mascherine chirurgiche sul proprio banco. "La dotazione attuale – spiega la preside Fiorella D’Ambrosio – ci basterà per una decina di giorni. La circolare ministeriale prevede una consegna periodica. Noi ci organizzeremo per distribuirle di volta in volta fino ad esaurimento scorte. Gli alunni troveranno il primo pacchettino da dieci pezzi sul banco". Alla Leopardi la mascherina è "anche" trasparente. Il salto di qualità l’ha fatto fare una bambina speciale che non sentendoci troppo bene preferisce leggere il labiale. Dopo una certosina ricerca, la preside Lucia Nonni, ha trovato il fornitore ed investito una somma delle risorse ministeriali per acquistare una dotazione di mascherine trasparenti sia per l’alunna che per i 20 compagni di classe e per gli insegnanti. "Ho pensato che ne avrebbero potuto giovare anche i bambini dell’Infanzia – spiega la preside –. Per loro, poter leggere per intero le espressioni sul volto delle maestre è importante. Così ho aggiunto nell’ordine la dotazione per il personale scolastico in servizio all’Infanzia. Qualcuna servirà anche per gli insegnanti di sostegno qualora dovessero accorgersi che le trasparenti siano utili alla relazione con l’alunno disabile". Non di più perché si tratta di mascherine da 20 euro a pezzo. "Sì, il prezzo è quello – conferma la preside –. Però c’è da dire che i filtri di cui sono dotate sono lavabili. Le prescrizioni sanitarie le danno idonee per otto mesi, quindi, se tutto va come deve andare la dotazione presa basterà per l’intero anno". Invece alla Leopardi non potranno ancora essere distribuite le altre. "Per ora ci sono arrivate solo 400 chirurgiche. Ma esclusi i bimbi dell’Infanzia gli iscritti totali alla Leopardi sono oltre 800 – continua Nonni–. Non basterebbero un giorno. Così ho distribuito un blocco per le emergenze in ogni plesso per dare modo di sostiuirle qualora si rompesse anche la mascherina di scorta. Infatti le chirurgiche si rompono con estrema semplicità". Mascherine di scorta? "Fino all’arrivo della dotazione ministeriale le famiglie sanno che i loro figli dovranno venire con la mascherina da casa indosso, visto che è obbligatorio portarla negli ambienti comuni e negli spostamenti. Ho chiesto che nello zaino le famiglie ne mettano un’altra di riserva. Questa può essere chirurgica o di comunità. La circolare ministeriale raccomanda le chirurgiche, ma non vieta quella di comunità purché siano lavate tutti i giorni".

Solidea Vitali Rosati