Mattia, si continua a cercare nel fango

Sommozzatori e ruspe in azione. In campo anche i cani molecolari. Intanto i familiari seguono gli sviluppo sulla sponda del fiume

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L‘area tra Castelleone di Suasa e Ostra Vetere, andando verso Barbara, battuta palmo a palmo anche per tutta la giornata di ieri alla ricerca dei due dispersi, Mattia Luconi (8 anni) e Brunella Chiù (56). Le operazioni, come di consueto, sotto il coordinamento dei vigili del fuoco, sono state supportate dai reparti specializzati del Corpo, dai carabinieri, dalla guardia di finanza, dagli speleologi, dal soccorso alpino e dai volontari della protezione civile. In campo anche le unità cinofile di San Marino, nonché quelle arrivate dalla Svizzera e abili nell‘individuazione delle persone in ogni condizione.

Per il piccolo Mattia, travolto dall‘onda di piena e strappato dalle braccia della madre Maria Silvia Mereu (ricoverata all‘ospedale), le attenzioni si sono concentrate sin dalle prime ore del mattino di nuovo all‘interno dell‘azienda agricola Patti Vanocci. Escavatori e ruspe per la movimentazione terra hanno finito di bonificare l‘area, mentre i sommozzatori hanno percorso il fiume Nevola in quei punti indicati dal fiuto dei cani molecolari. In particolare, uno di loro ha puntato nell‘ansa del fiume nei pressi dell‘auto della madre di Mattia. Sull‘altra sponda i familiari del bimbo, a seguirne gli sviluppi: "Su segnalazione del Gos e degli specialisti del movimento terra – ha spiegato il capo squadra dei sommozzatori Giuseppe Marinelli – ci hanno indicato quel punto dove è presente uno sbarramento artificiale e si forma una corrente di ritorno. Pertanto prima di muovere la terra sovrastante siamo andati a vedere se li sotto poteva essersi fermato qualcosa, sia con le immersioni che a tatto con un sistema a pettine. Non abbiamo rilevato nulla, procedendo metro per metro ma non mancano le insidie e la visibilità è assente".

Sempre prima dell‘ora di pranzo, era arrivata la notizia del ritrovamento delle scarpe da tennis del bimbo. Con l‘andare della giornata la Prefettura di Ancona ha chiarito come quelle scarpe fossero già in possesso dei soccorritori perché si trovavano nella Mercedes Classe A abbandonata dalla madre prima che acqua e fango li travolgessero. Lunedì erano toccato allo zainetto, non indicativo per la posizione del bimbo. "Tutti speriamo di ritrovarlo", il commento di Giorgio Pattuzzi, esperto del Saf. Ma purtroppo è sempre più complicato. Sia chiaro, nessuno ha intenzione di darsi per vinto. E si proseguirà senza sosta a scandagliare il greto del fiume anche oggi, a partire dalle 7.30. Per stasera l’amministrazione di San Lorenzo in Campo, insieme alla parrocchia dei Santissimi Biagio e Martino, ha organizzato una fiaccolata e veglia di preghiera per Mattia e la sua famiglia. Il ritrovo è in piazza Verdi alle 20,30 con partenza alle 21. Il corteo passerà anche davanti alla casa di Mattia (in piazza Padella) per poi arrivare alla Basilica.