SOLIDEA VIVIANA VITALI ROSATI
Cronaca

Maturandi, tour de force. Lezioni, pranzo, apericena. Poi ’fuga’ al Cocoricò coi vestiti che ’spaccano’

Mattinata strapiena per gli studenti: quelli del Mengaroni hanno sostenuto anche la prova Invalsi. L’importanza dell’outfit: "No, non è un giorno qualsiasi".

Mattinata strapiena per gli studenti: quelli del Mengaroni hanno sostenuto anche la prova Invalsi. L’importanza dell’outfit: "No, non è un giorno qualsiasi".

Mattinata strapiena per gli studenti: quelli del Mengaroni hanno sostenuto anche la prova Invalsi. L’importanza dell’outfit: "No, non è un giorno qualsiasi".

Il programma della giornata avrebbe messo a dura prova anche un supereroe, ma non i maturandi che ieri hanno festeggiato i 100 giorni all’esame di Stato. Dopo la mattinata a scuola, trascorsa a salutare insegnanti e festeggiare – fin troppo allegramente viste le bottiglie di alcolici abbandonate sul prato del Campus scolastico – i maturandi sono andati a mangiare con i propri professori. In molti poi sono andati all’apericena in viale Ceccarini e in 3600 hanno concluso la serata al Cocoricò di Riccione. Come tradizione, l’eleganza ha segnato l’esordio in classe e anche chi ha dovuto sostenere le prove Invalsi non ha rivisto i propri piani.

Al liceo artistico Mengaroni la sezione di graphic design ha prima festeggiato in cortile e poi ha affrontato la prova d’italiano Invalsi senza battere ciglio, con gli studenti vestiti come ad un gran galà. Alle 10 del mattino le ragazze sui tacchi a spillo già accusavano il sacrificio, ma stoicamente nessuna ha tolto le decolletes. Non sono stati da meno i ragazzi, consapevoli dell’importanza del rito. Brando Avil sotto una giacca nera classica indossava un pantalone, pezzo da collezione comprato a Milano per le occasioni importanti. Nessuno, proprio nessuno ha indossato la prima cosa trovata in fondo al letto.

"No, è un giorno importante" conferma Andrea Baratti il quale all’università studierà Medicina, ma non ha messo da parte l’arte imparata a scuola e i pantaloni se li è modificati da solo, con evidente successo. Al Campus scolastico di via Nanterre il fermento è stato palpabile: "Ci siamo emozionati", ammette Valentina, studentessa del Bramante Genga vicina all’amica del cuore, Rebecca a cui brillano gli occhi quando rivela il suo sogno: "Io vorrei fare giurisprudenza e ho maturato questa idea grazie alla mia insegnante di diritto, la professoressa Bonci. Non sarà facile – ha detto – ma sono determinata perché vorrei un mondo più giusto. Ma oggi godiamoci questo tempo che non tornerà più".

Solidea Vitali Rosati