Maturità, l’ansia e la speranza: "L’esame, poi parto per Maiorca"

Da domani al via la prova (solo orale, senza quizzone) per quasi 3mila studenti delle quinte in provincia . Mario, dello Scientifico, romperà il ghiaccio: "Studiare ho studiato, ma con questa prova non si bleffa"

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Pronti alla meta. In totale domani, nelle Marche, saranno 13.946 i maturandi alle prese con il primo giorno di esame. Domani alle ore 8 inizierà l’esame di Stato, anche per i 2.942 studenti dellla nostra provincia. Tra queste la 5ªA Scienze applicate del liceo scientifico Marconi. Ieri giorno di insediamento delle 76 commissioni (un presidente esterno, sei professori interni) sono state estratte le lettere d’esordio: al Marconi a rompere il ghiaccio, primo fra i primi, sarà Mario Renzi. In definitiva è contento di togliersi subito il dente e liberare l’orizzonte estivo. "Ho due giorni per ripassare tutto – dice sorridendo ma confessando subito dopo di temere ansia e panico –. Studiare ho studiato. Con questo esame per cui conta molto il pregresso (18 punti pesa il terzo anno; 20 il quarto anno e 22 il quinto) non si bleffa". Del resto lui e gli altri suoi coetanei sembrano avere le idee chiarissime sull’estate post maturità. Mario, Vaccinato, ha già il green pass. "Dal 14 al 21 luglio – rivela – partirò con gli amici per Palma di Maiorca. Sarà la mia unica vacanza visto che il 5 settembre mi aspetta il test d’ingresso per medicina a Bologna. Sì il mio sogno vale ogni sacrificio". I conti tornano anche a Marco Ceccarelli. "Farò il richiamo l’8 luglio per partire dal 3 al 10 agosto. Tutto ok per il green pass che viene rilasciato 15 giorni dopo la seconda dose. Per me il 23 di luglio. Non è vero che il problema siamo noi ragazzi: tutti quelli che conosco della mia età hanno fatto già il vaccino. Sono rimasto allibito, invece, di sapere che a non farlo sono state le persone tra i 45 anni e i 60 perché sono scettici riguardo alla composizione".

A Ceccarelli sembra incredibile che i ragazzi sappiano dimostrare in questo modo maggiore senso civico. Del resto lui, che insieme alla classe ha partecipato al percorso sulla legalità, apprezza il fatto di aver maturato senso critico. "E’ l’eredità che mi lascia questa scuola – dice Ceccarelli, il quale ad aprile è stato a Roma ad intervistare Emanuele Di Porto, superstite della Shoah, oggi 89enne –. E’ stato un incontro importante, ma tutto il contesto mi ha fatto riflettere. Per esempio in tempi di guerra, il coprifuoco non era come il nostro e noi abbiamo il coraggio di lamentarci. Loro avevano mezzora di aria per correre da un punto all’altro senza che piovessero bombe in testa. Noi dobbiamo limitare il nostro sabato sera in discoteca". Touché: come il significato di una parola possa fare da perno ai valori e alle priorità. "Ho capito quanto siano barbari coloro che inseguono il mito del neofascismo o il negazionismo – continua –. Ho capito l’importanza di studiare. Durante il mio percorso scolastico ho fatto un gran miglioramento. In prima avevo la media del 6,90 quest’anno ho preso la media del 9,23. Sono cresciuto imparando ad apprezzare lo studio. Ho capito che se non studi avrai meno scelte possibili su come orientare il futuro, affermarsi". Sono dello stesso avviso Danay Garcia e Francesco Di Andrea. Garcia, fin da bambina, sa di voler fare l’osterica e quindi per buttare il cuore oltre l’ostacolo pensa all’esame di ammissione a settembre. "La sera prima degli esami la passerò studiando (come tutti i suoi compagni, ndr). L’angoscia? Non è matematica, ma l’analisi del testo di italiano con il presidente esterno". Finita la maturità l’aspetta un lavoro da stagionale in gelateria a Gabicce. Di Andrea, invece è stato ammesso al corso universitario di design industriale, ramo di ingegneria a Bologna. "Ho capito che sarebbe stata la mia strada con un’espereinza di alternanza scuola lavoro" dice Di Andrea. E’ materia d’esame anche quest’anno? "Sì, è la quarta fase dopo l’elaborato di matematice e fisica; l’analisi del testo di italiano e il discorso multidisciplinare sui massimi sistemi", spiega. Già. L’esame ai tempi del Covid si risolve in una prova unica orale. Un’ora e 30 di colloquio con la mascherina ben posizionata e un solo accompagnatore come testimone. Proprio ai tempi del Covid, la prova che rende insonne la notte prima degli esami (tassativamente trascorsa a casa propria per evitare assembramenti) è quella multidisciplinare. "Non sai che domanda ti potranno fare con 6 materie da studiare. Un incubo" osserva Sebastiano Druda, realistico. Lui all’esame si presenterà con la FFp2 anche se l’ordinanza ministeriale consiglia la chirurgica. Non temi di respirare a fatica, con l’iperventilazione da ansia? "No, sono abituato". La 5ª A è, come dice il professore Marco De Carolis, una classe di “fenomeni“ entusiasti dell’apprendimento: in 12 su 29 arrivano con almeno 55 crediti; 12 possono aspirare ad uscire con 100. "E’ vero siamo una bella classe – dice Garcia –, ma non siamo immuni a stress e ansia da maturità".

Solidea Vitali Rosati