"Maturità: meno mascherine, più buon senso"

Altolà dei presidi alla notizia dell’estensione dell’obbligo pure all’esame, Medie comprese: "Agli scritti 6 ore di fila, agli orali si muore di caldo"

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di Anna Marchetti

"Gli studenti sono stanchi". Così la dirigente scolastica del Polo 3 di Fano Eleonora Augello commenta il probabile obbligo della mascherina – questo almeno quanto emerso dagli orientamenti delle autorità sanitarie – anche durante l’esame di Stato: l’Italia è l’ultimo paese Ue dove ancora è in vigore l’obbligatorietà della mascherina a scuola. Per ora nessuna modifica della legge che ne impone l’utilizzo fino alla fine dell’anno scolastico, esami compresi: la dovranno indossare sia gli studenti che affrontano la maturità sia chi fa l’esame di terza media. "Ci saranno motivazioni sanitarie alla base della decisione – dichiara Augello – ma almeno all’orale si poteva evitare. Useremo il buon senso come sempre".

Sulla stessa linea il dirigente scolastico del liceo scientifico di Pesaro Riccardo Rossini: "Se qualcuno dovesse faticare a respirare, visto il particolare momento, sarà concesso di abbassare la mascherina garantendo, ovviamente l’adeguata areazione della stanza e il distanziamento". "Certo tenere la mascherina per sei ore di fila, durante gli scritti – fa notare il preside del liceo Mamiani Roberto Lisotti – sarà complicato". E ancora: "Nelle aule e nei corridoi si muore di caldo, le nostre scuole non sono fatte per le lezioni d’estate. In ogni caso prima di qualunque commento aspettiamo le disposizioni scritte, nel frattempo potrebbe intervenire qualche cambiamento".

"Si tratta di una decisione sanitaria – aggiunge il dirigente dell’istituto Nolfi Samuele Giombi – che impone l’obbligo della mascherina fino al termine dell’anno scolastico. Certo con il caldo diventa più faticoso, comunque la stessa normativa consente delle deroghe quando ci sono difficoltà particolari, certificate". "Useremo il buon senso – insiste la preside Augello –: anche lo scorso anno, durante gli orali, abbiamo consentito a chi lo richiedeva di abbassare la mascherina, naturalmente tenendo tutte le finestre aperte. Ci sono anche studenti, che per situazioni particolari in famiglia, nonostante l’esame, preferiscono indossare la mascherina".

Anche quello che si sta concludendo è stato un anno impegnativo per gli studenti: "Un anno scolastico sicuramente migliore del precedente – fa notare Augello – ma comunque difficile. Un anno nel quale siamo riusciti a prenderci cura nei nostri studenti, cosa che non abbiamo potuto fare durante la pandemia. Abbiamo anche cercato di attivare l’alternanza scuola lavoro per gli alunni delle quinte e delle terze. Purtroppo abbiamo notato un aumento di casi di anoressia e della sindrome Hikikomori (isolamento sociale e rifiuto delle relazioni). Per aiutare questi ragazzi preziosa è stata la collaborazione con le autorità sanitarie".