ALICE MURI
Cronaca

Maurizio, ergastolano: "In galera per 34 anni. Ora con questi i ragazzi scambio lezioni di vita"

Siciliano, serve ai tavoli, sta scontando la pena a vita in regime di semilibertà: "Questa esperienza a Utopia mi sta facendo capire cosa sono le cose vere".

Boccanera assieme ad altri ragazzi che partecipano alla preparazione della pizza

Boccanera assieme ad altri ragazzi che partecipano alla preparazione della pizza

Poi ci sono quelli come Maurizio, che è arrivato come volontario al ristorante Utopia circa un anno fa. Maurizio è un detenuto del carcere di Villa Fastiggi dove è arrivato nel settembre scorso (dopo tanti anni passati anche all’istituto penitenziario di Fossombrone) e dal 1991 sta scontando la pena dell’ergastolo.

Dopo tanti anni in isolamento e dopo essere stata riconosciuta la sua buona condotta ora è in regime di semilibertà e ha la possibilità di lavorare all’esterno del carcere con un permesso di lavoro.

Maurizio, come è arrivato ad Utopia?

"Mesi fa – risponde lui – ho ricevuto una proposta per impegnarmi in questa realtà e ho subito pensato fosse una buona per fare volontariato ad Utopia. Oggi sono quindi un volontario del ristorante, dove sono impegnato il sabato e la domenica, dalle 9 alle 17 e durante i festivi. Questo perché dal lunedì fino al venerdì lavoro in una cooperativa e mi occupo di manutenzione di verde pubblico. Ho il permesso di uscire dal carcere la mattina presto e di rientrare poi nel pomeriggio".

Di che cosa si occupa al ristorante?

"Un po’ di tutto, dalla cucina a servire ai tavoli, così come delle pulizie. Affianco i ragazzi presenti ad Utopia nelle loro attività, cercando di dare una mano tra i tanti volontari presenti".

Quale è il suo rapporto con i ragazzi?

"Straordinario. Mi sono affezionato tantissimo a loro e loro a me. Quando mi vedono arrivare mi fanno un sacco di feste. Si confidano con me, mi raccontano i loro problemi, mi parlano anche dei loro primi fidanzatini. Sono davvero grato di aver incontrato queste persone e in questa realtà mi trovo davvero molto bene".

E con le famiglie?

"Tanti familiari dei ragazzi sono loro stessi volontari ad Utopia quindi hanno imparato a conoscermi. Inizialmente c’erano un po’ di dubbi e un po’ di diffidenza sul mio conto e mi sembra anche normale nei confronti di una persona che viene dal carcere. Però poi mi hanno conosciuto ed anche con loro si è creato un buon rapporto".

Da quanto tempo è in carcere? "Oggi ho 59 anni, sono entrato che ne avevo 25, sono quindi 34 anni che sono in carcere e devo scontare l’ergastolo (preferendo non specificare il reato commesso, ndr.). Io sono siciliano: negli anni ’90 la Sicilia era una terra complessa, mentre oggi per fortuna è cambiata".

"In Sicilia – prosegue Maurizio – ho una famiglia, dei figli, dei nipoti, che posso vedere quando ho il permesso per rientrare a casa. Ora anche grazie al lavoro che ho e alle esperienze come quelle che sto vivendo ad Utopia ho imparato che questa è la vera vita. Quella di prima non lo era".

"Stare con questi ragazzi – conclude il 59enne – per me è anche una lezione di vita e sono grato per questa opportunità e per il rapporto che si è creato con loro, con tutti i volontari e con le persone che lavorano lì".

Alice Muri