Maxi antenna: la rivolta "Si devono vergognare Pronti alla protesta sotto al Comune"

Manifestazione dei residenti di via Forlanini, a Montegranaro-Muraglia. L’impianto è spuntato dalla sera alla mattina il 12 maggio. "Avevano assicurato che non sarebbe stato attivato: tutto falso" .

Maxi antenna: la rivolta  "Si devono vergognare  Pronti alla protesta  sotto al Comune"

Maxi antenna: la rivolta "Si devono vergognare Pronti alla protesta sotto al Comune"

"Se fosse ancora vivo mio marito (il giudice Mensitieri, ndr), quella non l’avrebbero mai montata", dice la vedova del magistrato guardando l’antenna 5G che svetta davanti alla sua abitazione. Ogni riferimento è puramente casuale perché in via Kennedy dove abitano alcuni magistrati, dell’antenna Iliad 5G si sono perse le tracce. Invece ieri mattina in via Forlanini, strada di quelle ‘calme’ del quartiere Montegranato-Muraglia, proprio alle spalle della Flaminia, i residenti sono scesi in strada. Tra loro anche un ex poliziotto che si è preso un ‘cicchetto’ dalla Digos perché una conferenza stampa si è trasformata in una manifestazione di protesta. Perché gli abitanti della zona si sono riuniti con cartelli in mano per manifestare contro l’ennesima torre Eiffel della telefonia che si monta in città. "Chi siamo noi, i maiali della città? Si devono vergognare", dice un abitante scocciato. "E poi a 50 metri di distanza c’è anche un asilo!", aggiunge un altro. Tra le persone che sono scese in piazza anche due esponenti dell’opposizione, Nicola Baiocchi e Daniele Malandrino di Fratelli d’Italia. E quest’ultimo aggiunge un particolare, una cosa che poi riguarda un po’ tutta la città: "Per diventare città tecnologica e quindi avere dei fondi, ma non ricordo più bene quanti soldi ha avuto il comune, una delle condizioni era potenziare il segnale 5G e da qui questo fiorire di antenne, soprattutto Iliad". Uno dei presenti che ascolta aggiunge, stupefatto: "Noi qui del quartiere non abbiamo mai avuto problemi con il segnale delle telefonia...".

Non è una storia di oggi quella dell’antenna di via Forlanini perché "è stata montata in piena notte il 12 maggio dentro uno spazio che è della Telecom. Mi sono svegliata una mattina e mi sono trovata davanti le finestre di casa l’antenna montata. L’assessore Maria Rosa Conti aveva assicurato anche attraverso dichiarazioni fatte proprio al Carlino che non sarebbe entrata in funzione... invece", dice un legale, Arianna Galtieri, che gira con un malloppo di documenti in mano.

In strada a protestare anche Terzo Baldini, 88 anni, prima imprenditore edile e poi uno dei primi titolare di un’agenzia immobiliare in città: "Sa cosa vuol dire questa antenna in mezzo alle case? Bene, glielo dico io: queste abitazioni stanno perdendo tra il 30 e il 40 per cento del loro valore". Da più parti si alza la protesta contro l’assessore Conti (una parte dei Verdi di +Europa sta preparando una mozione di sfiducia interna al partito contro l’esponente di giunta), per il piano antenne ed anche perché aveva assicurato ai residenti che l’antenna non sarebbe stata attivata. "Ma non finisce qui – dice uno dei manifestanti – perché inviteremo e organizzeremo una manifestazione di protesta bella corposa in piazza del Popolo sotto gli uffici del Comune".

Storia da figli di un Dio minore in quest’angolo di città "perché volevano realizzare una pista ciclabile in un frustolo pubblico largo un paio di metri, tra due abitazioni: in pratica i ciclisti per raggiungere l’asilo qui attaccato, mi passavano praticamernte dentro casa e mi.. davano anche il buongiorno".

m.g.