Maxi furto di alluminio a Fano: vale un milione di euro

Il carico da 300 tonnellate, trasportato da 14 Tir, è stato trovato nel Bresciano e recuperato dai carabinieri

Le 300 tonnellate di alluminio rubato valgono un milione di euro

Le 300 tonnellate di alluminio rubato valgono un milione di euro

Pesaro, 18 ottobre 2021 - Un milione di euro di alluminio (300 tonnellate in tutto) che stava per essere ricettato dopo essere stato rubato dal carico che la Profilglass, grossa ditta fanese di lavorazione metalli,  aveva commissionato di trasportare a una ditta di Urbania  (estranea alle indagini). Quel carico stava per essere lavorato e rivenduto, ma sono arrivati prima i carabinieri della compagnia di Fano e del Nucleo investigativo di Pesaro, che sono risaliti alla ditta bresciana che quel carico aveva preso in custodia, denunciando il suo custode e altri due suoi presunti complici, mentre sono in corso accertamenti su altre ditte coinvolte nel trasporto.

Tutto il materiale è stato sequestrato ed è in viaggio per Fano per essere riconsegnato alla Profilglass. Due ditte fittizie, facenti capo a soggetti campani, avevano preso in subappalto ad inizio settembre la consegna che la ditta di Urbania non riusciva a svolgere da sola. L’ipotesi dell’accusa è che tra queste e i tre bresciani - di 54, 50 e 45 anni - denunciati per concorso in ricettazione aggravata,  ci fosse un accordo.

Fatto sta che i 14 Tir che caricano l’alluminio all’interporto di Genova (Rivalta Scrivia) una volta giunti nei pressi di Milano fanno perdere le tracce. La Profilglass e la ditta di Urbania, vedendo il ritardo di giorni (siamo a fine settembre) accumulato dal carico che non arriva a destinazione, allertano i carabinieri. Ma la targa di uno dei tir, intercettata da un targa system in un comune dell’hinterland bresciano, dà una svolta alle indagini.

I carabinieri arrivano sul posto, fanno accurate indagini e scoprono il carico di alluminio nascosto in una ditta di rottamazione. Venerdì scorso la perquisizione: nella ditta spuntano i 256 lingotti di alluminio, proprio quelli ordinati dalla Profilglass come comprovato dai numeri identificativi stampati sopra. Nel deposito della ditta rottamatrice spuntano anche 46mila euro di bottiglie di vino proveniente dal Trentino, oltre ad acciaio proveniente da ditte tedesche, tutto materiale ritenuto dagli inquirenti  di verosimile provenienza furtiva. Da qui la denuncia e il sequestro di tutto il materiale, compreso l’alluminio, che era partito in origine da Singapore, e che è ancora in viaggio, stavolta scortato, verso la Profilglass.