Maxi torri 5G in viale, sale la rabbia: "Sono troppo vicine alle scuole"

Due enormi impianti tra La Nuova Scuola e la Dante Alighieri. L’ira delle mamme, raccolta firme al via

Maxi torri 5G in viale, sale la rabbia: "Sono troppo vicine alle scuole"

Due enormi impianti tra La Nuova Scuola e la Dante Alighieri. L’ira delle mamme, raccolta firme al via

di Benedetta Iacomucci

Da una parte La Nuova Scuola, dall’altra la "Dante Alighieri" e i gofiabili di "Gigilandia". Nel mezzo due ’torri di Sauron’, che partono da terra e svettano oltre il centro Benelli. Sono due ripetitori 5G per la telefonia mobile, in fondo a viale Trieste, poco prima del porto: uno in area demaniale, l’altro dietro lo ’Scalo Zero Tre’, ex Corto Maltese. Difficile non notarli, e sicuramente non sono passati inosservati ad alcuni genitori i cui figli frequentano la scuola Dante Alighieri, nell’edificio che un tempo era Pesaro Studi, e che ora ospita temporaneamente i ragazzi della scuola "Mascarucci" di Soria, nell’attesa che sia realizzata la nuova struttura in via Gattoni.

"Ci eravamo già messi in allarme quando abbiamo visto spuntare la prima antenna, gigantesca, nell’area demaniale, intorno ad aprile – spiega Chiara Baronciani, a nome di altri genitori i cui figli frequentano la Dante Alighieri –. Adesso ne vediamo spuntare un’altra, a pochi metri dalla prima, altrettanto impattante e anch’essa a nostro avviso decisamente troppo vicina alla scuola. Crediamo che la salute dei nostri figli possa esserne compromessa".

Proprio ieri in viale, a decine di metri di altezza, erano al lavoro i tecnici che stavano allestendo l’antenna di Iliad, proprio di fronte all’altra, che invece sarebbe della Tim. Poco importa, alle famiglie, che la collocazione dei loro figli in viale Trieste 296, sia solo temporanea e che quindi presto o tardi, almeno per i ragazzi della Alighieri, il problema dell’esposizione ai campi elettromagnetici si risolverà da solo. "Per quello che sappiamo – prosegue Baronciani –, al momento i lavori a Soria sono molto indietro e comunque ci vorranno diversi anni prima che l’edificio sia terminato. Anni durante i quali i nostri figli continueranno ad essere esposti alle emissioni, di cui lo stesso professor Veronesi, un luminare inquesto campo, si è occupato parlando di possibili danni ai tessuti cerebrali. D’altronde i bambini lamentano mal di testa e ci dicono che sentono fischiare le orecchie".

Al momento la raccolta firme, appena iniziata e relativa solo alla prima antenna, quella in area demaniale, conta poco più di una decina di sottoscrizioni: "Ma andremo avanti – promette la mamma – e la prossima mossa che faremo sarà andare a parlare con tutti, dagli amministratori comunali alle autorità portuali. Chiederemo di smantellare le antenne, perché in quel punto non possono stare. So che esistono delle distanze minime da mantenere per installare impianti del genere vicino alle scuole, e dubito che siano state rispettate".