"Medici favorevoli alla riforma? A me però raccontano tutt’altro"

Il sindaco Ricci dopo l’endorsement dei professionisti di Marche Nord durante l’incontro con la Regione "In ospedale il clima non è dei migliori. Desidero incontrarli. Sicuramente la battaglia non si ferma"

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di Benedetta Iacomucci

Dopo l’endorsement dei medici dell’azienda ospedaliera alla riforma dell’organizzazione sanitaria targata centrodestra, la chiamata alle armi del sindaco Matteo Ricci, che aveva suonato l’adunata nei confronti dei "cittadini, medici e sindacati per far cambiare idea alla Regione", sembra aver già perso un manipolo importante. Appare molto perplesso, il sindaco. "Sinceramente mi sembra molto strano quello che leggo – commenta –. Incontro spesso i medici, oltre che i cittadini, e mi raccontano tutt’altro. Immagino che molti abbiano paura di parlare perché il clima in ospedale non è dei migliori. Ma che accolgano favorevolmente una riforma che toglie la speranza di andare verso una prospettiva di eccellenza mi sembra improbabile. Ho intenzione di incontrare i medici quanto prima per capire realmente come stanno le cose".

Il sindaco non esclude, d’altra parte, che alla base dell’atteggiamento dei professionisti ci sia anche un clima di sfiducia. "Una certa diffidenza la comprendo – osserva –. Del resto per anni abbiamo detto che avremmo potenziato la sanità. Ma resta il fatto che, anche se altri ci accusano di aver portato la mobilità passiva a livelli alti, non è certo eliminando l’azienda ospedaliera che si inverte la tendenza, ma casomai rafforzandola"

Nessuna intenzione di tirare i remi in barca, insomma. "Non possiamo arrenderci ora. La battaglia per Marche Nord va avanti. Mentre sulle aziende sanitarie territoriali non ho alcun pregiudizio. Non è su quella che bisogna dare battaglia, ma sull’idea ancona-centrica di concentrare tutte le eccellenze sul capoluogo. E’ l’idea di Ciccioli, che però non funziona perché poi, i pesaresi, non vanno a farsi curare ad Ancona, ma in Romagna". Tiene, il sindaco, a rivendicare il risultato del nuovo ospedale a Muraglia, anche nei confronti di chi gli contesta di non aver portato avanti una vera battaglia per la difesa dell’ospedale unico, essendo sceso a patti con Acquaroli. Un accordo che staremmo pagando adesso. "Questa è bella – dice –. Se non l’avessimo fatto, ci ritroveremmo adesso senza la prospettiva di un nuovo ospedale e senza un’azienda ospedaliera. Più che altro adesso la battaglia da fare è sui contenuti. Cosa mettiamo nel nuovo ospedale? Le eccellenze? Senza azienda ospedaliera dubito che ci entrernno mai".