Medici no vax Pesaro: ora dicono sì. Così saranno reinseriti

Il presidente dell’Ordine Battistini: "Alcuni si erano già immunizzati fuori regione senza dirlo, molti lo hanno fatto solo ora". Poi svela: "Ho subìto attacchi dai colleghi perché procedo contro chi non accetta le regole"

Si fa largo tra i medici no vax la corsa alla vaccinazione

Si fa largo tra i medici no vax la corsa alla vaccinazione

Pesaro, 27 agosto 2021 - I medici no vax sospesi dall’Ordine professionale di Pesaro sono 21. Ma ora c’è una novità: "Nove colleghi stanno per essere reintegrati perché si sono vaccinati. Altri 3 stanno per essere ugualmente riammessi nell’Ordine perché hanno avuto la vaccinazione". A parlare è il presidente Paolo Battistini, che non nasconde le critiche ricevute dai suoi colleghi per la linea intrapresa: "Mi accusavano di aver deciso in autonomia di sospendere i medici non vaccinati. Fanno finta di non sapere che si tratta di una norma che ci impone di sospendere i medici non vaccinati. I quali non hanno scelta se vogliono continuare ad esercitare la professione: o si vaccinano oppure si cerchino un altro lavoro perché non possono rimanere dove sono. La situazione impone a tutti, e non solo ai medici, di procedere in ogni settore con le vaccinazioni e relativo green pass. Nel caso specifico – continua il dottor Battistini – abbiamo constatato che l’Asur non ha la situazione sotto controllo per quanto riguarda le vaccinazioni fatte in altre regioni. Ci siamo resi conto infatti che alcuni colleghi si erano vaccinati fuori dalle Marche ma questo non risultava. Il problema è che gli interessati non hanno risposto alle sollecitazioni di Asur mostrando gli estremi della vaccinazione, e questo ha complicato tutto. Invito i colleghi che non si sono ancora vaccinati a farlo in fretta o a segnalare la loro eventuale vaccinazione fatta fuori dalla nostra regione. Questo perché il sistema sanitario non si parla tra regioni. Va fatto sapere".

Covid Marche oggi, il bollettino

"Un altro aspetto da considerare riguarda i medici che sono tuttora sospesi. Voglio ricordare loro che non possono nella maniera più assoluta esercitare. In caso contrario, finirebbero sotto inchiesta per esercizio abusivo della professione medica. La sospensione dall’Ordine professionale inibisce l’esercizio della professione. Questo deve essere chiaro e i loro nomi verranno inseriti nel sito dell’Ordine. Questo perché, a domanda di un utente, l’ufficio abbia la possibilità di confermare o meno la sospensione. I nomi non sono ancora pubblici ma attendiamo indicazioni dall’Ordine nazionale". Di fronte alla domanda se ci sono medici in libera professione che si offrono di curare a domicilio i malati covid, proponenendo cocktail di farmaci, il presidente dell’Ordine Battistini dice: "Non mi risulta che qualche medico vada a casa della gente a pagamento per curare il covid. Quale protocollo seguirebbe, in assenza di parametri essenziali di laboratorio per valutare la situazione? Mi auguro che non ci siano colleghi che offrano la idrossiclorochina come rimedio al covid perché non lo è. Non si gioca con la vita delle persone facendo credere loro che quel tipo di malattia, anche nei casi gravi, si possa curare tranquillamente a casa. Non è assolutamente vero"