
Carabinieri mentre parlano con un capotreno: l’annuncio del malore era stato dato all’altezza di Faenza
Pesaro, 11 marzo 2025 – “Mi hanno derubato mentre soccorrevo un paziente che si era sentito male a bordo del treno”. È la disavventura capitata domenica intorno alle 16 a un giovane medico pesarese di 26 anni, Matteo Menna. Stava tornando a Pesaro da Bologna quando, all’altezza di Faenza, il capotreno dell’Intercity su cui stava viaggiando ha chiesto dall’altoparlante se tra i passeggeri ci fosse un medico perché un uomo aveva bisogno di essere soccorso. Senza pensarci due volte il giovane si è alzato dal proprio posto nella carrozza 6 ed è corso verso la 3, quella in cui si trovava il paziente in difficoltà.
“Appena ho sentito la richiesta del capotreno il primo pensiero è stato di precipitarmi là – racconta Matteo Menna -. Ero seduto vicino a due ragazzi ai quali ho chiesto per favore di stare attenti al mio zaino in cui si trovava un Ipad e la penna in cui è inciso il mio nome. Gli ho detto che sono un medico e che c’era bisogno di me per un soccorso alcune carrozze più in là. Alla carrozza 3 infatti c’era un uomo che aveva avuto un attacco di panico. Sono rimasto insieme a lui per circa 40 minuti in attesa che si riprendesse. Il suo stato psicofisico non era tale da richiedere l’intervento immediato del 118 ma era comunque necessario che io rimanessi al suo fianco almeno fino a quando ha compilato un modulo in cui dichiarava di essersi ripreso e di voler proseguire il viaggio. All’altezza di Rimini il paziente stava meglio e sono tornato nella mia carrozza dove però il mio zaino era sparito, così come i ragazzi ai quali avevo chiesto di guardarlo”. E così il medico si è rivolto al capotreno per segnalare l’accaduto, hanno cercato insieme lo zaino senza esito.
Solo più tardi, quando Matteo Menna era già sceso dal treno, il capotreno lo ha contattato per segnalargli il ritrovamento dello zaino in una delle toilette a bordo. Ovviamente vuoto, senza più gli oggetti di valore al suo interno per un valore di circa 800 euro. “Ho controllato la localizzazione dell’Ipad attraverso un’applicazione – racconta -. L’ultima posizione registrata è la stazione di Rimini. Fortunatamente all’interno dell’Ipad non c’erano dati sensibili riferiti al mio lavoro e comunque, segnalando lo smarrimento, è comunque impossibile accedere alle informazioni contenute all’interno. Al massimo chi l’ha rubato può smontarlo e venderne i pezzi”. E il rammarico resta.
Il dispiacere è quello di essere stato colpito mentre era impegnato in un’emergenza medica. “In quel momento ho pensato solo al bene della persona che, a quanto ne potevo sapere, poteva anche essere in pericolo di vita. Non ho certo pensato a prendere lo zaino, deontologicamente dovevo prestare assistenza e quindi ho messo da parte tutto il resto confidando nel buon senso delle persone”. Il medico ha presentato denuncia contro ignoti ai carabinieri di Pesaro.