"Mettetevi d’accordo o addio soldi" Ripascimento: siamo all’ultimatum

L’assessore Pozzi mette in guardia i concessionari di spiaggia e gli albergatori: "Trovate un’intesa". In caso contrario "i 50mila euro del Comune per i lavori in spiagga li useremo per altro"

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"I tempi sono stretti per il ripascimento della spiaggia perché stiamo parlando di un arco di un paio di settimane, per cui bagnini e albergatori devono trovare una accordo – dice l’assessore al fare Riccardo Pozzi –. Perché allungare i tempi vuol dire far girare i trattori sull’arenile con la gente stesa in costume e questo non è il massimo". Pozzi dà l’ultimatum: in ballo ci sono i 50mila euro che il Comune ha messo a disposizione per i ripascimenti, fondi che integrano quelli regionali (ridotti rispetto al 2021). "Siamo arrivati a maggio, e ancora continuano le polemiche tra albergatori e concessionari che non hanno trovato una linea condivisa – dice Pozzi – Se non la si troverà in tempi ragionevoli, utilizzeremo i 50mila euro per valorizzare la zona mare della città".

Una questione, quella del ripascimento delle spiagge che va avanti ormai da anni e c’è anche una divisione tra le associazioni di categoria dei bagnini oltre al fatto che qualcuno in questo momento non ha nemmeno lo spazio fisico per aprire l’attività. "Ho letto questa mattina sul Carlino la presa di posizione di Giuliani della Confartigianato e devo dire che è una dichiarazione che non capisco – dice Sabina Cardinali presidente della categoria per la Cna –. Questo anche perché l’amministrazione comunale, alla luce del fatto che il turismo è una voce importante della città, si è sempre resa disponibile. Ripascimento? Le priorità non le devono dettare i bagnini ma i tecnici dell’amministrazione che svolgono questo lavoro. Certo che ci sono delle priorità perché ci sono tratti dell’arenile dove lo spazio per gli ombrelloni non permette nemmeno di poter lavorare, per altri invece si tratta di aggiungere una fila. Comunque è vero il fatto che la Regione quest’anno ha messo a bilancio meno soldi, cosa questa che Giuliani non dice forse perché è vicino alla giunta Acquaroli", conclude Sabina Cardinali.

Una sorta di polemica che corre da nord a sud e da sud a nord, coinvolgendo anche la categoria degli albergatori. "I titolari degli hotel – continua l’assessore Pozzi – hanno l’esigenza di dover vendere alla clientela il pacchetto vacanze con all’interno anche la disponibilità di un ombrellone. Ma su questo fronte mi pare di aver capito che siamo al ‘ni’. Ci stiamo trovando di fronte ad una polemica che non è di oggi. Noi abbiamo lasciato porte aperte, io, il mio predecessore ed anche il vicesindaco Vimini. Ma le due categorie devono trovare un accordo, cosa che credo sia possibile ed auspicabile".

"Io non voglio entrare in discusioni – dice Riccardo Pascucci ex assessore del comune e titolare di una spiaggia all’inizio della ciclabile Sottomonte –. Io so solo una cosa: se non fanno il ripascimento e alla svelta, io non posso piantare nemmeno un ombrellone perchè il mare si è mangiato 80 centimetri di arenile. Per rendere l’idea dico questo: si vedono le fondamenta sotto i capanni per cui se uno è distratto cade anche e si fa male. In queste condizioni non è possibile nemmeno aprire. Questa è la zona più disastrata assieme ai bagni Tina all’inzio della spiaggia di Ponente". La via dolorosa parte dai bagni Due Palme, tocca la spiaggia Bianca per terminare a The beach. Sul fronte opposto i bagni Tina che sono accanto al Moletto.