ROBERTO DAMIANI
Cronaca

Michael Alessandrini, le foto del killer a Pesaro dopo l’omicidio: "Io volevo ucciderne altri due"

Sconcertante retroscena: il ragazzo ha rivelato ai giudici che era pronto a punire altri "peccatori"

Pesaro, 20 marzo 2023 – Michael Alessandrini voleva ammazzare ancora. Aveva altri due giovani nel mirino, amici di Pierpaolo Panzieri, l’amico 27enne che ha ucciso senza motivo con 15 coltellate il 21 febbraio scorso.

Ecco due immmagini dalle telecamere di piazzale Lazzarini che testimoniano la fuga di Michael Alessandrini subito l’omicidio di Pierpaolo Panzieri
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Non è un’ipotesi che volesse ammazzarne altri due, è una certezza. Lo ha detto lo stesso Alessandrini al gip Antonella Marrone nell’interrogatorio di venerdì scorso in carcere. Ha fatto anche nomi e cognomi, identificandoli persino col soprannome. Li considerava "peccatori", moralmente colpevoli di cosa e perché non lo sapeva nemmeno lui. Ma ai suoi occhi li vedeva come bersagli che il suo dio, Javè, gli chiedeva di eliminare per il bene dell’umanità. Non ha tentato di mettere in pratica i propri obiettivi perché ha ucciso Pierpaolo decidendo di partire per l’Ucraina portandosi dietro sia il coltello usato per uccidere che il cellulare della vittima. Che non aveva mai aperto né letto nulla del contenuto tantomeno chat o messaggi di Pierpaolo a Julia, la ragazza che Alessandrini considerava, ma solo lui, la propria fidanzata. Per questo, ha riferito nell’interrogatorio, aveva portato con sé il cellulare perché sapeva che in Romania o in Ucraina ci sono tanti esperti in informatica che avrebbero potuto aiutarlo ad aggirare il "pin" e aprire il cellulare. Poi il fatto che volesse andare in Ucraina era dovuto alla sua convinzione di arruolarsi nell’esercito.

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Secondo quanto si è appreso , i due giovani pesaresi che lui ha detto ai giudici di aver messo nel mirino per ordine del suo dio saranno probabilmente ascoltati dagli inquirenti in modo da capire se abbiano avuto contatti con Alessandrini nei giorni precedenti l’omicidio o se fossero stati invitati ad incontrarsi con lui da qualche parte. Erano amici comunque della vittima. Anche loro, agli occhi dell’omicida, "andavano puniti – ha detto nell’interrogatorio – per adempiere al volere divino altrimenti avrei peccato. Io signor giudice sono un onesto criminale"

Le indagini della squadra mobile di Pesaro hanno potuto contare su una serie di video e foto realizzate dalle telecamere dei negozi di via Branca e di piazzale Lazzarini per arrivare in fretta all’autore dell’omicidio, cioè ad Alessandrini. Infatti le immagini che pubblichiamo sono state fatte quando l’omicida corre verso l’hotel San Marco alle 00.04, subito dopo aver accoltellato Pierpaolo lasciandolo senza vita nel bagno della casa di via Gavelli. Alessandrini si vede che sta correndo guardandosi indietro. Arriverà in camera sua, nell’albergo, farà la valigia e poi partirà con l’auto del padre, una Clio, passando al casello di Pesaro alle 00.18. La sua fuga in auto finirà in Croazia, a Zagabria (la polizia andrà nei prossimi giorni a recuperare la vettura) dove prende un taxi e poi un treno fino alla Romania. Ora è in carcere a Pesaro. L’avvocato difensore Salvatore Asole dice: "Va fatto un plauso alla magistratura e alla polizia per l’estrema professionalità dimostrata in tutti i momenti dell’indagine e dell’interrogatorio".