Michele Placido e Alessandro Haber nel “Ritorno del Duca“ di Girolomoni

Per “Federicus Theatrum“ questa sera a Palazzo Ducale un testo rielaborato da Massimo Puliani

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di Beatrice Terenzi

Federicus Theatrum. La Festa del Duca di Urbino si inaugura oggi a Palazzo Ducale nel segno del grande protagonista della cultura Rinascimentale: Federico di Montefeltro che nasceva 600 anni fa. Per questo evento nazionale alle 21 ad ingresso gratuito nel Cortile d’Onore fatto costruire dal Duca si terrà il recital teatrale in esclusiva "Il ritorno del Duca".

Tratto dal testo di Gino Girolomoni "Il Duca di Ventura", pubblicato dalla Fondazione Girolomoni, sarà interpretato da due dei più grandi attori italiani Michele Placido e Alessandro Haber. Il testo, rielaborato drammaturgicamente da Massimo Puliani, vede protagonisti un sindaco, tutto teso al progresso, e un Federico che ritorna nel nostro secolo e grida tutte le sue verità e nostalgie per i drammi che sta subendo il pianeta. Urbino celebra il suo Duca.

Che proposta ci sarà con la lettura teatrale?

"E’ una lettura che omaggia un grande personaggio della città di Urbino – risponde Michele Placido – che metterò in scena insieme ad Alessandro Haber, alternandoci nei ruoli dei due protagonisti, il Duca e il sindaco e che avrà un commento musicale con le musiche originali del maestro Davide Cavuti".

Il testo è una sorta di monito per l’umanità a non distruggere la cultura ambientale, il paesaggio e a non dimenticare l’importanza dei grandi insegnamenti dei maestri e degli artigiani. Quindi è attuale?

"Il testo è molto attuale. Si affrontano temi legati all’ambiente, al lavoro, con una particolare attenzione ai lavori legati alla grande tradizione, quelli che si tramandano di padre in figlio. Sono temi a me molto cari e sono felice di poterlo interpretare".

Cosa vedremo a Palazzo Ducale? C’è feeling con Haber?

"La mia collaborazione con Haber dura ormai da moltissimi anni. Abbiamo lavorato insieme al cinema, al teatro e mi unisce a lui anche una partecipazione ad un disco intitolato “Vitae“ del 2016 con musiche e testi di Cavuti. Haber è un attore straordinario e condividerò con gioia il palcoscenico con lui ad Urbino".

Che cosa rimane di Urbino come città d’arte?

"Urbino, dove sono stato già anni fa, è una città meravigliosa. Qui si respira veramente la cultura a 360°. Conserva dentro di sé un itinerario di bellezza che va assolutamente custodito".

Alessandro Haber si sente Duca?

"Non mi sento Duca – risponde Haber -, ma sono più vicino forse al sindaco perché più attuale, contemporaneo, il Duca è il passato. Ma io e Michele Placido, come da indicazione drammaturgica, giocheremo su due fronti. Il testo ha leggerezza e ironia. È scritto bene. Naturalmente parla della città di come era e come è. A tratti è anche divertente, a volte poetico".

Le piace Urbino?

"È una città adorabile, è una delle più belle città d’Italia che abbiamo nel nostro patrimonio. Ho anche degli amici a Urbino".

Il suo rapporto con Placido?

"È un attore fantastico. Ci conosciamo fin da quando eravamo giovani. E anche umanamente una persona corretta, generosa. Ci frequentavamo perché avevamo e ancora abbiamo la voglia di sognare".

www.urbinofestadelduca.it