Michele Ruggeri imprenditore morto: fatale malore davanti alla compagna

Schieti, si è accasciato improvvisamente a terra subito dopo cena. Lei ha cercato di rianimarlo, poi la corsa in ospedale: tutto, purtroppo, inutile

L'imprenditore Michele Ruggeri, morto a 46 anni

L'imprenditore Michele Ruggeri, morto a 46 anni

Schieti (Urbino), 18 gennaio 2021 - E’ stramazzato al suolo dopo cena, dopo aver accusato un dolore allo stomaco, Michele Ruggeri, un imprenditore di 46 anni di Schieti. Il tutto sotto gli occhi della compagna. La donna ha fatto di tutto per salvarlo: Ha chiamato l’ambulanza praticandogli anche un massaggio cardiaco assistita e guidata dai medici dell’ospedale di Lecco. Poi la corsa all’ospedale, ma non c’è stato nulla da fare per Ruggeri. Lei è distrutta: il 46enne era andato a trovarla una volta finito il lavoro nella fabbrica sua e della famiglia: presa la macchina e qualche indumento si era messo in marcia per la Lombardia. E’ morto così questo giovane, una fine che ha scioccato i parenti, gli amici e tutti quanti lo conoscevano. "Una brava persona, generosa e un grandissimo lavoratore", racconta chi gli è stato accanto non solo nel lavoro. Michele Ruggeri assieme al padre Gino e al fratello Matteo, mandava avanti, seguendo soprattutto il settore commerciale, la Ruggeri Curvati di Schieti di Urbino. Un’azienda molto conosciuta, la Ruggeri, in tutta la provincia e con una trentina di dipendenti, perché lavora in un segmento produttivo fortemente specializzato nella componentistica per i produttori del settore arredo. Tra i clienti alcune grandi industrie come Scavolini ed anche la Imab di Fermignano. Una produzione che andava anche per chi opera nel settore dell’arredo navale, con clienti anche in Russia. Ieri la famiglia, padre, la madre Aurelia, il fratello la cugina Valeria Ruggeri ed altri parenti, erano a Lecco. "Ci ha avvisati di quanto era successo la sua compagna – racconta Valeria – ed ora siamo qui a raccogliere le sue cose". Una famiglia spezzata dal dolore. Questa sera si terrà il rosario a Schieti, dove la famiglia viveva, e domani pomeriggio alle 15,30 nella piccola cappella del cimitero, sempre di Schieti, si svolgeranno i funerali di questo imprenditore la cui fine ha lasciato esterrefatti, anche per la sua giovane età, tantissimi industriali del mondo del mobile-arredo. "Se devo descrivere mio cugino – continua Valeria – direi che si era davanti ad una persona molto seria ed anche riservata, che credeva nel suo lavoro e ci metteva grandissimo impegno e passione. Ma era anche una persona che aveva aspetti geniali". Prima di entrare nell’azienda di famiglia, Michele Ruggeri si era diplomato all’Istituto Tecnico industriale di Urbino. Frequentava spesso Pesaro, specie nei fine settimana, con punto di ritrovo in un bar di Borgo Santa Maria.