Miralfiore Volontari a cavallo anti-spaccio

Belloni incontra i residenti esasperati: dà l’ok alle telecamere e coinvolge le Giacche Verdi per disturbare i pusher

Miralfiore Volontari a cavallo anti-spaccio

Miralfiore Volontari a cavallo anti-spaccio

Parco Miralfiore, entrata da via Cimarosa, primissimo pomeriggio di ieri. Quando l’assessore Enzo Belloni arriva, allertato con un messaggino da una cittadina riguardo al degrado e alla denuncia di spaccio in pieno giorno, ad attenderlo ci sono tre residenti. Insieme ad altri, il giorno prima, hanno lanciato l’allarme sulle pagine del Carlino: per giorni hanno documentato l’uso improprio della selva che delimita il Parco con le loro case. "Un via vai continuo. C’è chi compra e se ne va. Chi consuma droga sul posto" ribadiscono. Le persone sono esasperate e attendono l’assessore per sentire con le proprie orecchie le soluzioni che il Comune attuerà.

"Le telecamere? Sì sono un intervento che possiamo realizzare in tempi brevi – dice Belloni a chi lo incalza – come nell’immediato possiamo continuare l’azione di pulizia del sottobosco. Ho già inoltrato alla Regione Marche e ai Carabinieri Forestali, come prevede la prassi il perimetro in cui interverremo nei prossimi giorni". Alla richiesta di maggiore vigilanza, Belloni rassicura: "L’idea di attivare una presenza costante di forze dell’ordine è complicata, ma la polizia locale ha già nel proprio ordine di servizio quello di controllare il parco e la Questura ha disposto una copertura anche con l’impiego “infallibile“ dei cani antidroga".

Lo scorso novembre ci fu una notevole operazione di contrasto: vennero arrestate 19 persone per il reato di spaccio sostanze stupefacenti. Ma la gente è sfiduciata. "Se poi li liberano dopo due giorni siamo di nuovo al punto di partenza. Che strumenti ci restano?" chiedono a Belloni rilanciando la necessità di attuare, almeno un’azione di disturbo efficace: i residenti non ne vogliono più sapere di vivere quell’incubo a due passi da casa. Nonostante l’assessore abbia detto che metterà le telecamere e che è pronto con la manutenzione del sottobosco, nessuno molla. "Non basta venire ogni tanto se si vuole davvero combattere questa piaga – replicano come un mantra all’assessore le stesse parole dette al Carlino –. La soluzione ideale, quella che farebbe da deterrente per gli spacciatori, è l’istituzione di una guardia del parco che sorvegli la zona. Lo sappiamo che questa è una soluzione difficile da attuare, ma sarebbe la più efficace". I residenti se ne vanno. L’assessore si ferma due minuti in più con gli agenti della municpale, quando sopraggiunge, una volante della polizia e l’unità cinofila antidroga. Mentre le forze dell’ordine procedono con dei controlli l’assessore un’idea ce l’avrebbe: "Stamattina ho verificato l’ipotesi di una vigilanza compatibile con il Parco...". Quale? "Ho chiesto alle Giacche Verdi – dice l’assessore –: i volontari a cavallo sarebbero perfetti. Mi hanno dato piena disponibilità. Li incontrerò quanto prima".

Solidea Vitali Rosati