
La missione archeologica dell’università di Urbino a Cirene è tra le 15 eccellenze dell’archeologia italiana all’estero. L’annuncio è venuto nel corso di una tavola rotonda che si è tenuta a Roma in Campidoglio, presente il direttore della missione, il forsempronese Oscar Mei, oltre naturalmente al ministro degli Esteri Tajani e a quello della Cultura Sangiuliano. Nel corso dell’evento si è discusso su "Cosa raccontano gli archeologi: esiste un modello italiano?". Erano presenti anche i 180 direttori delle altre 245 missioni archeologiche italiane all’estero. Nell’occasione sono stati presentati i risultati della missione a Cirene e Tripoli, che da tanti anni l’ateneo urbinate porta avanti con successo, prima sotto la guida di Mario Luni e adesso con Oscar Mei.
Professor Mei, esiste un modello italiano?
"Direi proprio di sì. È fatto essenzialmente di concretezza e di una grande abilità nel restauro conservativo, che ci riesce molto bene e appartiene alla nostra tradizione….".
Concretezza vuol dire anche buoni rapporti coi locali?
"Certo, di solito siamo bravi a intrattenere buone relazioni coi locali: è nel nostro modo di essere. Non a caso Tajani ha parlato degli archeologi italiani all’estero come “portatori di pace... che aprono porte che altrimenti sarebbe difficile aprire“".
In Cirenaica ci sono anche altre missioni internazionali?
"Ci sono missioni americane, inglesi e anche francesi. Con loro abbiamo rapporti costanti, anche perché collaboriamo nel tenere sotto controllo le case d’asta internazionali: i “tombaroli“ non ci sono mica solo da noi…".
Altri problemi specifici della Libia?
"A parte la guerra civile, l’abusivismo edilizio. In Libia una famiglia media ha 10 figli: c’è bisogno di case e non si guarda tanto per il sottile, così hanno costruito edifici anche vicino ai siti archeologici. D’altro canto, però, nei giovani soprattutto emerge sempre più la consapevolezza che l’archeologia è un patrimonio anche per la Libia".
A cosa vi siete dedicati a Cirene?
"Abbiamo scavato nel santuario dei Dioscuri e restaurato un prezioso mosaico romano. Quanto a Tripoli, stiamo lavorando al progetto di restauro dell’arco di Marco Aurelio".
Forum Sempronii?
"A Forum Sempronii ricominciamo a scavare il 26 giugno prossimo. Ci concentreremo sulla zona delle terme, dove abbiamo già individuato calidarium e tepidarium".
Ma la battaglia del Metauro?
"Diciamo che la zona di Monte Aguzzo ci ha regalato alcuni indizi interessanti…".
Adriano Biagioli