Mister Gulliver "Il bello di fare del bene Vi racconto come iniziò"

Mister Gulliver  "Il bello di fare del bene  Vi racconto come iniziò"

Mister Gulliver "Il bello di fare del bene Vi racconto come iniziò"

Andrea Boccanera è il presidente della Gulliver, l’associazione pesarese che con i suoi 250 volontari e 40 borsisti, si muove senza sosta per il bene della città. Padre di due adolescenti, da operatore sanitario – lavora al 118 di Rimini – copre notturni e festivi.

Boccanera, dove trova l’energia?

"Fare del bene è una spinta importante, ma tutto è iniziato per merito dei miei figli".

Cioè?

"La Gulliver nacque nel 2012 da un gruppo di genitori che aiutavano le scuole con piccoli interventi di manutenzione: la domenica ci ritrovavamo per ritinteggiare le aule, sistemare le altalene…Quel gruppo non si è mai sciolto, anzi si è aperto a tante altre persone. Dopo una decina d’anni, con la forza di 250 volontari, operiamo in molte altre realtà, oltre le scuole".

Per esempio?

"In tutta la provincia ci conoscono per via del Bottegone del riuso, in via Toscana: un gigantesco capannone della solidarietà dove raccogliamo abbigliamento usato e mobilio di seconda mano. Si tratta di beni che vengono consegnati gratuitamente a persone con un Isee sotto gli 8mila euro. In generale è un progetto di economia circolare fatto con Marche Multiservizi: chi dona fa del bene a chi è in difficoltà; chi compra allunga la vita di prodotti riducendo lo spreco e lo smaltimento in discarica".

Ma con volontari continuate a fare molte attività rivolte ai giovani…

"Sì. Andiamo nelle scuole con progetti di promozione della lettura e scambio di libri, educazione civica, corsi anti bullismo, sensibilizzazione verso la parità di genere e contrasto alla violenza…".

Molti volontari sono impegnati nel sociale come nella pulizia dei parchi pubblici…

"La Gulliver è accreditata con la prefettura, il tribunale e il tribunale dei minori di Ancona, in prima fila nell’aiutare chi deve svolgere lavori socialmente utili per riscattare i punti della patente o messa in prova. Con la Prefettura abbiamo elaborato progetti di inclusione e integrazione sociale".

In definitiva quale ruolo hanno avuto i suoi figli in questa avventura?

"Insieme agli altri genitori, fondatori della Gulliver, ci siamo resi conto che costruire una comunità solidale migliora, e di molto la qualità della vita, di tutti noi. I ritmi quotidiani della maggior parte di noi avrebbero potuto scoraggiare l’impegno civico, ma il pensiero che possiamo crescere i nostri figli in un ambiente costruttivo, attento alle difficoltà del prossimo ha ampliato i nostri orizzonti di onesti cittadini".

Don Milani diceva: "Non serve avere le mani pulite se si tengono in tasca".

"Appunto. I miei figli hanno 17 e 14 anni e l’hanno capito prima di me, alla loro età". s.v.r.