ANDREA ANGELINI
Cronaca

Mms, battaglia sui dividendi: "Usiamoli per tagliare le bollette". Ma Pesaro e i soci forti dettano legge

Approvato il bilancio: Petrucci (Mombaroccio) guida la fronda di centrodestra. Biancani contrattacca

Ieri durante l’assemblea dei soci di Marche Multiservizi riunita per il consolidato

Ieri durante l’assemblea dei soci di Marche Multiservizi riunita per il consolidato

Contro la spartizione dei dividendi prodotti da Marche Multiservizi nel 2024 si è schierata una decina di Comuni, durante l’assemblea che si è svolta ieri. Alla fine i soci di maggioranza hanno vinto la guerra, ma sul piano politico la battaglia è stata tutt’altro che indolore. Capopopolo della fronda di minoranza è stato il sindaco di Mombaroccio, Emanuele Petrucci, bancario di professione e sindaco per passione politica. Cosa ha proposto Petrucci all’assemblea dei soci di Marche Multiservizi, guardando dritto negli occhi Pesaro, l’unico Comune che può veramente cambiare la direzione del vento poiché detiene, da solo, il 25,3% dell’intera torta? "Ho invitato a destinare il 20% degli utili per la progettazione di infastrutture per lo smaltimento rifiuti e il servizio idrico. Ho proposto poi che il restante 80% degli utili invece di essere distribuita tra i soci in base alle varie quote societarie, rimanga in azienda avendo letto nel bilancio una evidente difficoltà di liquidità aziendale. Con quell’80%, per esempio,infatti che lasciando in azienda quell’80% di ricchezza può scaturire la possibilità di fronteggiare criticità di natura sociale: per esempio con quell’80% si può creare un fondo a copertura della morosità incolpevole". Insomma, un aiuto per chi non è in grado di pagare le bollette dei rifiuti e dell’acqua, visti i recenti aumenti.

Alla fine l’esito è stato quello prevedibile: i dividendi sono stati ripartiti fino all’ultimo centesimo, ma il ragionamento di Petrucci ha fatto breccia. A suo supporto si sono schierati Piandimeleto, Monte Grimano, Colli al Metauro, Belforte all’Isauro, Macerata Feltria, Fratte Rosa e Cartoceto ed altri piccoli comuni dell’entroterra più legati al centrodestra. In totale una decina. Contro questa ipotesi è invece intervenuto il sindaco di Pesaro Andrea Biancani, ma anche altri sindaci del centrosinistra come quelli di Sant’Angelo in Vado, Urbania, Lunano. Questi hanno argomentato dicendo che le risorse provenienti dagli utili di MMS vengono reinvestiti dai comuni per il sociale, la cultura e altri servizi al cittadino. Per un comune come Pesaro che detiene il 25,3% delle quote di Marche Multiservizi il dividendo è una cifra importante.

"Per un piccolo Comune prendere o meno i dividendi è indifferente – spiega Mauro Dini, professore universitario di economia aziendale, sindaco di Lunano –: la nostra quota non arriva a 2mila euro. Di che parliamo? La battaglia sui dividendi è fuorviante: è solo partitica. Primo perché la proposta del Cda deve tenere conto del 47% di compagine privata. Il ragionamento è serio se tiene conto del bilancio nella sua interezza. Cito tre valori su tutti: il valore economico distribuito è aumentato del 188% rispetto a 16 anni fa così come gli investimenti effettuati segnano un +133% mentre il patrimonio netto aziendale è aumentato del 770% e questo significa che se nel 2008 il patrimonio dei soci pubblici di MMS ammontava a 10 milioni di euro oggi è di 80 milioni. E’ chiaro che non tutto va bene, ma solleticare la pancia del contribuente non vuol dire migliorare le cose". "Come amministrazione saremo sempre dalla parte dei cittadini – spiega il sindaco di Piandimeleto Nicolò Pierini – e ci siamo mossi per chiedere di non distribuire gli utili, ma di reinvestirli per cercare di migliorare le reti idriche dei comuni, soprattutto dell’entroterra. Queste hanno acquedotti più datati per cui serve manutenzione (quindi liquidità, ndr). Inoltre si sarebbero potuti usare quei fondi per alleggerire le bollette delle famiglie in difficoltà. Come piccoli comuni però in assemblea non contiamo niente: siamo i comuni dello “zero virgola” e anche se in molti eravamo contrari la proposta è passata con una percentuale molto alta".