Mobile e arredo si concedono poche ferie

Sono i settori che stanno subendo meno l’effetto Covid. Sindacati però preoccupati: "A fine agosto sarà decisivo prolungare la Cig".

Migration

"Quello del mobile e arredo è il settore che sta viaggiando oltre le aspettive – dice Mauro Papalini presidente di Confindustria – e dal comparto arrivano notizie buone, soprattutto per quegli industriali che lavorano per le grandi catene di distribuzione. Tanto che alcuni hanno deciso per una sola settimana di chiusura durante il Ferragosto. Se si tratta di un rimbalzo o è una cosa strutturale lo si vedrà solamente nei prossimi mesi".

Certifica il presidente degli industriali una sensazione abbastanza diffusa soprattutto nel settore che sembrava dovessere essere tra quelli maggiormente penalizzati dopo i mesi del lockdown. "Vero questo, ma è anche verdo che l’anno non è di 16 mesi per cui quello che si è perso nel corso della chiusura delle aziende, resta lì e non è recuperabile. Nella meccanica la ripresa è lenta". Chi va male è il settore legato al turismo, così come quello legato alla moda. Ma gli aiuti governativi? Gli industriali in generale sono perplessi. Sulla carta non si può dire che non siano state fatte cose buone. Il problema è quello dei decreti attuativi e cioè con che facilità poi si riusciranno a tradurre concretamente gli annunci. Speriamo, tra le altre cose, che si riesca a prolungare fino a dopo agosto la possibilità di non licenziare, allungando la cassa integrazione. Altrimenti ci sarà qualche problema". Uno dei punti sul tappeto, vista la fragilità finanziaria di molte aziende, anche una possibile penetrazione della malavita. Allarmi che sono stati sollevati da più parti. "Sotto questo profilo, così come tutte le forze dell’ordine, stanno alzando il livello di attenzione. Non ci sono casi concreti sul tappeto ma l’attenzione va tenuta elevata. Questo perché in momenti come questi, dove ci sono aziende che hanno problemi finanziari e quindi sono in crisi di liquidità, qualche imprenditore può essere soggetto a tentativi di penetrazione anche attraverso l’acquisizione di quote di minoranza. Questo vale per le industrie più fragili ma anche per quello che riguarda il settore turistico".

La preoccupazione dei sindacati è invece a macchia di leopardo "perché i casi vanno analizzati azienda per azienda – dice Sauro Rossi della Cisl –. Il problema vero sarà il prolungamento della cassa integrazione alla fine di agosto perché senza questo provvedimento ci saranno molto persone che potrebbero uscire dal mercato del lavoro". In linea con la preoccupazioni di Confindustria, Rossi aggiunge: "Il nodo è legato a quello che accadrà al termine dlel’estate perché in questo momento molte industrie stanno smaltendo gli ordini pregressi. Sicuramente si potrebbe avere una mano se si sbloccheranno per esempio gli appalti pubblici. Uno su tutti anche quello che riguarda la Fano-Grosseto anche se ancora non si è capito bene quali saranno eventualmente i lotto che si realizzeranno. Certamente se dovesse partire un’opera di questo genere potrebbe dare un po’ di respiro. Ci sono anche soldi stanziati che non vengono spesi, per quello che riguarda l’intervento pubblico. Comunque difficole fare un’analisi in questo momento, ma nei prossimi giorni anche alla luce dei dati di giugno si avrà un’idea più precisa del quadro industriali provinciale".

m.g.