Monti e turismo, assedio di visitatori stranieri

Tra Catria e Nerone un’estate di pienone. In molti sono arrivati anche dall’Olanda. Trekking, fiere e bicicletta fanno da calamita

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L’estate sta finendo è il noto ritornello di una popolare canzone dei Righeira che in settembre torna d’attualità nella mente di tanti vacanzieri. Ma nell’entroterra se l’estate è ormai alle battute finali con il ricordo di giornate afose e di gran caldo, l’attenzione è tutta rivolta all’inizio di una stagione autunnale che a giorni farà il suo esordio con la prima manifestazione legata all’eccellenza di "Sua maestà il Tartufo".

Tirando le prime somme sulla stagione estiva, si può solo commentare che dopo le restrizioni dovute alla pandemia, l’estate 2022 è stata quella di un grande rilancio per attività e presenze turistiche. Tornare a muoversi in libertà tra colline e montagne con la possibilità di scoprire anche paesi o piccoli borghi del nostro entroterra ha creato un flusso costante di turisti nei vari agriturismi con famiglie provenienti anche da vari Paesi Europei. In prevalenza Olandesi che da qualche anno sembrano aver scoperto e preferito gli agriturismi nelle zone a ridosso del Catria e Nerone. Un turismo che sta crescendo ogni estate ma che ancora soffre di quel salto di qualità che ogni comune o piccolo borgo dovrebbe ricercare per rendere più appetibile con iniziative, percorsi per trekking, passeggiate in montagna ed anche eccellenze gastronomiche con le quali Umbria e Toscana hanno da tempo avviato nelle loro campagne promozionali Serve incentivare nuove idee e iniziative per migliorare la qualità delle offerte da Comuni, IAT, Pro Loco e gli operatori turistici locali. Copiare è lecito se poi serve a migliorare una offerta turistica più moderna ed al passo con le regioni sopra citate. Altra novità sono ormai i tanti cicloamatori che ogni giorno dalla primavera all’autunno inoltrato arrivano oltre il Furlo per pedalare sulle salite delle strade che salgono lungo le tre cime più alte della nostra provincia, il Catria Acuto, Petrano e Nerone. La meta classica per i più è la scalata del Petrano resa molto pubblicizzata da quell’arrivo nel tappone del Giro d’Italia del 2009. Infine vogliamo anticipare come sarà il prossimo autunno che ogni anno vede il tartufo come punta di diamante: "Si prevede avendo piovuto poco – afferma un noto ricercatore di Pianello di Cagli, Simone Capoccia - c’è stata anche una grande siccità nel periodo quando i tartufi più prelibati come il bianco pregiato si creano nel sottosuolo. Non abbiamo molte certezze per una annata favorevole e si spera che le ultime piogge di questi giorni stiano dando una mano ai nostri tartufi. Se poi a fine ottobre e inizio di novembre i tartufi torneranno a rallegrare i palati dei tanti buongustai, forse e prevedo che saranno pochi ma credo di ottima qualità. Nelle prime fiere di ottobre, Apecchio, Pergola, Sant’Agata, avremo un primo riscontro se ci sarà abbondanza e qualità, oltre ai primi prezzi che sono soggetti al classico mercato proprio del tartufo. Sono ormai pronto dall’ultima Domenica di Settembre ad indossare scarponi, ruscella e naturalmente con i miei due cani Macchia e Brenda per iniziare a vagare nei campi e boschi. Ma il tartufo è come l’oro si parte il mattino presto, si "cerca" in zone più vocate, non si sa se si trova e stanchi dopo ore non si hanno mai le certezze se si può riportare a casa".

Mario Carnali