Ancona, morti in discoteca a Corinaldo. Elia e Giulia si sono svegliati

Lui è del Boncio, lei è di Fano

Ancona, morti in discoteca a Corinaldo:  i soccorsi (Foto Antic)

Ancona, morti in discoteca a Corinaldo: i soccorsi (Foto Antic)

Pesaro, 11 dicembre 2018 - Elia Giunta, assistito giorno e notte dalla madre, ieri pomeriggio ha riaperto gli occhi. Segnali di ripresa che fanno ben sperare per il pesarese maggiorenne, fino all’altro ieri ricoverato in condizioni critiche al Torrette di Ancona, dopo i tragici fatti di Corinaldo (foto e video). La notizia è arrivata nel primo pomeriggio di ieri, dal papà Luciano, cotitolare dell’officina Autoservice di Cattabrighe.

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Ieri mattina, Luciano si trovava ancora in officina. Con Elia, in ospedale, c’era la moglie. Nel pomeriggio, il padre del ragazzo le avrebbe dato il cambio, poi la bella notizia è giunta prima del tempo: «Elia sta reagendo agli stimoli - racconta Giunta senior -, ha cominciato a muovere le gambe e le braccia». Un fatto che, in questa tragedia, solleva l’umore dei genitori. «Mia moglie aveva preso le ferie per stare accanto a lui - dice Luciano - : facevamo a turni per stare in ospedale, nonostante per me fosse più difficile assentarmi dal lavoro, visto che ho un’attività in proprio. Ma non lo abbiamo lasciato solo un secondo».

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Elia, ex studente dell’Agrario Cecchi, abita con i famigliari al Boncio. E lavora in un’impresa edile. Stando alle parole del padre, «venerdì scorso, anche lui si trovava nel punto in cui è caduta la balaustra. Poi, le ambulanze presenti sul posto, lo hanno soccorso». Che ragazzo è suo figlio? «Un tipo tranquillo - continua il babbo - : ama la musica e gli piace ballare. Era andato alla festa con il titolare della ditta per cui lavora, che in questi giorni ci è stato molto vicino. Spero di riabbracciarlo presto con quella gioia di vivere tipico del le sue giornate».

Che idea si è fatto di questa situazione? «Sono molto arrabbiato con i responsabili del locale, non si può mettere a repentaglio così la vita delle persone, cercando di fare cassa a tutti i costi - conclude Giunta - le uscite di sicurezza erano precarie ed è inaccettabile. Condanno chi ha spruzzato lo spray, impossibile non calcolare le conseguenze». 

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Buone notizie anche per la 15enne fanese, Giulia Fabbri: «Giulia sta meglio - dice la mamma, Chiara Fucili - , l’avevano già estubata ieri e respirava autonomamente. Ora è in osservazione, ha un po’ di lividi, ma è vigile. La prognosi non è ancora stata sciolta, ma oggi parlava con noi».